Istruita, ha più di 30 anni e spesso lavora in sanità. Indagine in Veneto. A colloquio col Dr. Valsecchi che nel 2012 ha curato l’Indagine sui fattori che determinano la mancata vaccinazione. Tra i genitori che scelgono di non vaccinare i propri figli vi sono soprattutto madri di età superiore ai 30 anni, con titolo universitario e talvolta impiegate in ambito sanitario. Ecco le posizioni del Codacons e delle Istituzioni. L’Istituto Superiore di Sanità rimarca con forza l’importanza della vaccinazione nei tempi previsti.
1
A fronte del calo vaccinale, iniziato in alcuni casi già negli anni scorsi, un’analisi scientifica svolta nel 2012 dalla Regione del Veneto ha indagato le motivazioni alla base della mancata vaccinazione. Il Report, intitolato “Indagine sui Determinanti del Rifiuto dell’ Offerta Vaccinale nella Regione Veneto”, ha effettuato una ‘fotografia’ dettagliata, a livello regionale, relativa principali fasce di popolazione che rientrano nelle percentuali di chi non aderisce alla vaccinazione.
Relazione Sanitaria 2014 (svolta dal Dipartimento di Prevenzione della ULSS n. 20 di Verona)
( … continua su ilFarmacistaonline.it – 11/10/2015)
Notizie correlate: Bimba di 28 giorni muore di pertosse. In Regione è allarme per i vaccini
Ancora sui vaccini… cara Lorenzin, non fare terrorismo
Vaccini: diamo i numeri (della prevenzione)
AIFA pubblica il 4° Rapporto sulla sorveglianza postmarketing dei vaccini in Italia
JAMA Neurology: studio smentisce relazione tra vaccini e sclerosi multipla o malattie correlate
I vaccini non causano l’autismo
La leggenda dell’autismo causato dai vaccini
N.d.R.: L’epidemia italiana di morbillo del 2002 ha causato, su circa 40.000 bambini malati, più di 600 ricoveri ospedalieri, 15 encefaliti e 6 decessi. Fino al 1980, quando si è diffusa la vaccinazione contro il morbillo, si calcola che la malattia abbia ucciso una media di 2 milioni e mezzo di bambini ogni anno. L’Organizzazione Mondiale della Sanità calcola che il morbillo abbia ucciso nel solo 2012 circa 122.000 persone al mondo, prevalentemente bambini sotto i 5 anni, rispetto alle circa 630.000 morti del 1990. La crescente diffusione della vaccinazione nel mondo ha permesso in pochissimi anni la riduzione della mortalità infantile legata al morbillo del 78%.