Usa, passaggio griffato-generico sempre più veloce

Informatori scientifici del farmaco poco fiduciosi sul futuro, che è visto ‘male’ dalla maggioranza (312) dei lavoratori. Questo il quadro che emerge da un sondaggio online realizzato dal sito www.isfnews.it realizzato coinvolgendo 342 lavoratori, in maggioranza uomini e nella fascia d’età 50-60 anni. Obiettivo dell’indagine, avere una fotografia chiara e precisa del vissuto della categoria degli informatori scientifici del farmaco su alcuni aspetti specifici di questa professione.

Alla domanda ‘Secondo te, quali sono i maggiori problemi per l’informatore scientifico del farmaco?’, 92 Isf hanno risposto ‘eccessive visite al medico’, 182 i licenziamenti, 113 la mancanza dell’Albo, 189 le pressioni aziendali e 50 il rispetto delle normative regionali.

Lapidario il giudizio di 324 Isf contro 18: al quesito ‘Ritieni il management delle aziende farmaceutiche adatto a risolvere i problemi del settore?’, la maggioranza risponde ‘no’. Ma ‘A che cosa sono dovuti i licenziamenti nel settore farmaceutico?’: alla crisi di settore per 99 lavoratori, alla mancanza di nuovi farmaci per 122, alla miope politica farmaceutica per 235, all’aumentare i profitti aziendali per 125 e alla riduzione dei prezzi dei farmaci per 115.

‘Ritieni utile il ruolo delle associazioni degli Isf?’: rispondono sì 203 informatori e no 139. Per 186 sono invece utili i sindacati, ma non per 156 Isf. Di 186 risposte che ritengono che utile il sindacato, solo 145 sono iscritti alle organizzazioni sindacali. Di 186 risposte che ritengono utile il ruolo dei sindacati solo 90 ritengono che Cgil, Cisl, Uil tutelino gli Isf.

Ancora, su 262 risposte che indicano che la presenza della Rsu in azienda, solo 101 si ritengono tutelati da essa. E di 90 risposte secondo cui Cgil, Cisl, Uil tutelano gli Isf, solo 56 si ritengono tutelati dalla loro Rsu. Inoltre, su 228 risposte che indicano la presenza di una regolamentazione regionale, solo 189 dicono che è presente anche un numero massimo di visite in essa. Su 228 risposte che indicano la presenza di regolamentazione sulla informazione scientifica, solo 113 indicano che l’azienda ne chiede il rispetto.

Infine, su 152 risposte che indicano la loro soddisfazione al lavoro, 9 sottoline

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