L’autore affronta con la professionalità e la conoscenza di chi ha vissuto all’interno dell’industria farmaceutica in vari ruoli, fra cui quello di Presidente di Farmindustria, il compito di analizzare la storia della “farmaceutica italiana” e dei suoi protagonisti.
Ne esce un volume incisivo, ricco di informazioni che non può essere ignorato da chi vuole rendersi conto delle ragioni per cui l’Italia non si trova in una posizione di avanguardia in campo farmaceutico.
Si tratta di una situazione che dovrebbe preoccupare politici e forze sociali perché l’industria farmaceutica costituisce oggi una delle principali attività economiche, capace oltretutto di essere trainante per altre attività collegate: dalla diagnostica ai dispositivi medici, dalla dietetica alla cosmetica. Non essere presenti nelle prime 20 aziende farmaceutiche mondiali vuol dire aver rinunciato a un significativo asse portante delle grandi aree produttive.
L’industria farmaceutica italiana ha un ruolo importante nell’esportazione di materie prime, ma ciò significa lavorare in un campo a basso valore aggiunto rispetto alla produzione e alla distribuzione del prodotto farmaceutico.
Ma non è sempre stato così …
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Dagli inizi ad oggi, la storia dell’industria del pharma raccontata in un volume