Sul Corriere Agrigentino del 31 ottobre 2018 appare un articolo dal titolo: “Truffa al Servizio Sanitario, quattro condanne e sei assoluzioni. Due anni a farmacista agrigentino“. Nell’articolo si dice che la truffa “ha visto coinvolti farmacisti, medici, informatori medico-scientifici“.
Nell’articolo poi si citano i nomi e le professioni di tutti i condannati e degli assolti. Non compare alcun Informatore Scientifico del Farmaco! Va bene che c’è chi considera gli ISF colpevoli a prescindere, ottimo capro espiatorio per coprire colpe di altri, ma questa è una diffamazione.
Riportiamo sotto la notizia corretta fornita da Agrigento Oggi
Agrigento, truffa sui farmaci: condanne per un farmacista e tre medici
1 novembre 2018 – Agrigento Oggi Cronaca
Il collegio di giudici della seconda sezione penale del Tribunale di Agrigento presieduto da Antonio Genna, con a latere i magistrati Enzo Ricotta e Rosanna Croce, ha pronunciato sentenza nei confronti di nove persone tra medici, farmacisti e commessi accusati – a vario titolo – di truffa aggravata al Sistema sanitario nazionale, esercizio abusivo della professione, falso. Per altri sei imputati, anche loro medici e farmacisti, è stata decisa l’assoluzione.
Il collegio di giudici presieduto da Antonio Genna (a latere Rosanna Croce e Vincenzo Ricotta) ha escluso per tutti l’associazione a delinquere. Le condanne sono state decise per i reati di truffa, falso e «distribuzione non autorizzata di medicinali». Assoluzioni per altri reati, fra cui la ricettazione, l’esercizio abusivo della professione e la violazione del testo unico sugli stupefacenti che si riferiva alla vendita non autorizzata di psicofarmaci. Assoluzione per Ninì Mirella Pace, 64 anni, moglie di Terrana (un anno e dieci mesi era la richiesta di pena); Cinzia Venturella, 35 anni di Ribera (2 anni e 4 mesi); Carmelinda Strazzeri, 37 anni di Mazzarino (1 anno e 4 mesi), farmaciste collaboratrici della farmacia di Terrana; e Michele Alletto, 49 anni di Agrigento (1 anno e 6 mesi), dipendente della farmacia di Terrana. Stesso verdetto per i medici Raffaele Sanzo, 57 anni (1 anno e 6 mesi), e il canicattinese Salvatore Cani, 53 anni (8 mesi), addetto a un deposito di medicinali.
Dopo la requisitoria del pm, molte udienze sono state dedicate alle arringhe dei difensori (fra gli altri gli avvocati Silvio Miceli, Enzo Caponnetto, Salvatore Pennica, Alfonso Neri, Angelo Nicotra e Giuseppe Scozzari) che avevano puntato l’indice, fra le altre cose, sulla relazione di un investigatore privato, ritenuta «illegale e inutilizzabile». I quattro condannati dovranno anche risarcire l’Asp di Agrigento e l’Ordine dei farmacisti che si sono costituiti parte civile con l’assistenza degli avvocati Maria Calcara e Giacomo Butera. Rigettata, invece, la richiesta di risarcimento di tre farmacisti dalle cui denunce è stata avviata l’inchiesta. (Fonte Giornale di Sicilia)