Il 118 sperimenta un drone che può salvare la vita a chi ha un arresto cardiaco
L’Edicola del Sud – 26 febbraio 2024
Un drone, veicolato da operatori specializzati, trasporta un defibrillatore che potrà essere utilizzato in caso di arresto cardiaco improvviso.
Al via, a Taranto, il progetto sperimentale Sanitary emergency urban air mobility (Seuam) di Sis 118. La simulazione si è svolta oggi nel molo di Sant’Eligio.
Sotto la guida telefonica degli operatori della Centrale operativa del 118, un testimone occasionale sul posto ha provveduto inizialmente ad effettuare il massaggio cardiaco e quindi, aiutare il paziente utilizzando il defibrillatore portato da un drone veicolato, in tempo reale, da operatori specializzati.
Il senso del progetto, realizzato insieme al partner tecnico Caltec, consorzio aerospaziale campano, «è ridurre
Qui a Taranto abbiamo iniziato a testare la basi essenziali del percorso operativo con i movimenti essenziali di integrazione tra l’entrata in azione dei primi soccorritori, la regia della Centrale operativa 118, con la guida da remoto alla attivazione immediata delle procedure di rianimazione e di defibrillazione. Il prossimo test di volo del drone Apteron, è previsto ad Altomonte il 17 marzo».
Un progetto che per Aquilino Carlo Villano, amministratore unico di Caltec è anche «una missione sociale, in cui valori scientifici di estrema importanza si coniugano con la capacità imprenditoriale di portare risultati concreti di grande valore per la comunità».
Le linee di Indirizzo della Società Italiana Sistema 118