L’aumento del numero delle ricette, costante ormai da alcuni anni, può essere probabilmente correlato, tra l’altro, al calo del numero dei ricoveri, diminuiti nel 2008 del -1,7%, in conseguenza di un maggior ricorso all’assistenza farmaceutica territoriale.
Nel periodo gennaio-agosto 2009 le ricette sono state oltre 377 milioni, pari a 6,33 ricette per ciascun cittadino. Le confezioni di medicinali erogate a carico del SSN sono state oltre 690 milioni, con un aumento del +2,9% rispetto allo stesso periodo del 2008. Ogni cittadino italiano ha ritirato in farmacia in media 11,6 confezioni di medicinali a carico del SSN.
Nel mese di luglio 2009, la spesa farmaceutica netta convenzionata SSN è diminuita del -2,1% rispetto a luglio 2008, mentre il numero delle ricette è aumentato del +2,9%; nel mese di agosto la spesa è diminuita del -2,2%, mentre il numero delle ricette è aumentato del +3,6%.
L’andamento della spesa nei primi otto mesi del 2009 è il risultato di un costante incremento del numero delle ricette e di un contestuale calo del valore medio delle ricette stesse (-3,1%): si prescrivono più farmaci, ma di prezzo mediamente più basso.
Tale risultato è dovuto alle riduzioni dei prezzi dei medicinali varate dal Governo e dall’AIFA a partire dal 2006 (da ultimo quella del 12% sui medicinali generici SSN, in vigore dal 28 maggio 2009), al crescente impatto del prezzo di riferimento per i medicinali equivalenti, a seguito della progressiva scadenza di importanti brevetti e alle misure applicate a livello regionale. Tra queste ultime, l’estensione in diverse Regioni del rimborso di riferimento agli inibitori di pompa protonica (misure che, come previsto dalla legge n. 222/2007, non potranno più essere introdotte); la reintroduzione (Abruzzo, Campania, Lazio e, dall’8 maggio 2009, Calabria) o l’appesantimento (Sicilia) del ticket; la distribuzione diretta o tramite le farmacie di medicinali acquistati dalle ASL
Fonte "Federfarma.it"