L’impatto nei prossimi tre anni sarà di 4,7 mld di euro. Stretta su beni e servizi, farmaci, dispositivi medici e acquisto di prestazioni dal privato accreditato. Confermato il taglio dei posti letto. Ecco il testo dell’art. 15 con tutte le misure per la sanità.
07 LUG – Dopo essere stato approvato dal Consiglio dei Ministri e firmato dal presidente della Repubblica il decreto legge “Disposizioni urgenti per la riduzione della spesa pubblica a servizi invariati” (spending review) è stato pubblicato oggi sulla Gazzetta Ufficiale.
Quattro i capitoli di spesa su cui si è concentrato l’intervento :
-condizioni di acquisto e fornitura di beni e servizi;
-spesa per farmaci;
-spesa per dispositivi medici;
-acquisto di prestazioni sanitarie da soggetti privati accreditati
Ecco gli interventi in campo sanitario:
Il risparmio stimato è in 900 mln di euro per il secondo semestre del 2012, 1,8 miliardi per il 2013 e 2 miliardi per il 2014. Nel decreto è prevista la possibilità di rimodulare entro luglio insieme alle Regioni il tipo di interventi sulla sanità per il 2013 e il 2014, fermo restando il saldo complessivo del risparmio da ricavare, attraverso l’intesa sul Patto per la Salute.
CONDIZIONI DI ACQUISTO E FORNITURA DI BENI E SERVIZI
La misura adottata prevede la rideterminazione degli importi e delle prestazioni previsti nei singoli contratti di fornitura nella misura in riduzione del 5% a decorrere dall’entrata in vigore del decreto legge e per tutta la durata del contratto. Tale misura straordinaria è finalizzata ad anticipare già nel 2012 la manovra sui beni e servizi prevista dal decreto legge 98/2011 la quale esplicherà pienamente i suoi effetti a decorrere dal 2013 e sarà basata sull’obbligo per le centrali di acquisto di tenere conto dei nuovi contratti dei prezzi di riferimento che via via l’Autorità di controllo sui contratti pubblici renderà noti e disponibili. Per i contratti già stipulati è prevista invece una rinegoziazione tra Azienda sanitaria e fornitori, ovvero la possibilità di recesso da parte della struttura pubblica, nel caso di significativi scostamenti (20%) tra i prezzi in vigore e quello di riferimento, e ciò in deroga all’articolo 1171 del Codice civile.
Un ulteriore contr