Milillo: la sanità entra finalmente nell’agenda del Governo. Testa: Verificheremo se gli impegni del governo corrisponderanno al vero
“Non stiamo battendo cassa per ottenere chissà quali aumenti, vogliamo soltanto far capire al Governo che tra tagli, demotivazione e marginalizzazione dei medici rischiamo di lasciare agli assistiti una sanità pubblica al tracollo. E credo di poter dire –prosegue Milillo- che le nostre preoccupazioni siano state questa volta condivise”.
“Rispetto alle chiusure dei mesi scorsi –commenta Milillo- è un fatto positivo non essersi lasciati con una pacca sulle spalle ma con l’impegno concreto ad aprire tavoli permanenti di confronto sulle questioni più spinose, coinvolgendo in futuro anche il Miur”.
Una presenza, questa, che per il Segretario nazionale della Fimmg “dovrà consentire di risolvere i problemi della formazione pre e post laurea, a cominciare da una seria programmazione degli accessi alle specializzazioni per evitare di creare in futuro nuovi disoccupati.
Così come è necessario che la specializzazione in chirurgia poggi su una maggiore esperienza sul campo”.
“La decisione di costituire i tavoli di confronto va nella direzione giusta, ma ora –prosegue il Segretario nazionale della Fimmg- è essenziale che il Governo passi ai fatti, garantendo la sostenibilità economica del sistema sanitario pubblico, formalizzando nero su bianco la disponibilità di 4 miliardi di risorse aggiuntive annunciata per ora solo via etere dal Ministro Lorenzin. Risorse che servirebbero innanzitutto ad eliminare la piaga del precariato medico, che di certo non favorisce la qualità delle cure.” “Così come –aggiunge Milillo – il rinnovo della convenzione dei medici di famiglia, scaduta da oltre sei anni, può essere l’occasione buona per migliorare la presa in carico dei pazienti, garantendo soprattutto la continuità assistenziale ai malati cronici”.
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SNAMI. Rinviato lo sciopero di due mesi
Penso che dovremo da subito rivedere il codice di autoregolamentazione dello sciopero che ci condiziona a prese di posizione troppo leggere e poco incisive.
Angelo Testa
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