«Noi siamo un microcosmo della società e, come nella società, c’è il bello e il brutto, però facciamo tantissima attività di prevenzione per cui oggi la corruzione nella farmaceutica è un fenomeno praticamente inconsistente».
( … continua su il Sole 24ORE del 6 aprile 2017)
Nell’articolo Scaccabarozzi dice che Farmindustria sta facendo molto in merito: c’è un Codice Deontologico più rigido e rigoroso delle leggi con tre livelli di giudizio con Giudici della Cassazione nominati dal Tribunale di Cassazione di Milano.
Da anni collaboriamo con antitrust Anac, con i Nas, con l’Agenzia per le dogane per la contraffazione. Tutto è trasparente, dice.
Ogni anno, aggiunge, vengono pubblicate tutte le transazioni economiche che ci sono state per ricerca e sviluppo, consulenze, corsi di aggiornamento. “Ogni tanto si sente parlare di corruzione nella farmaceutica, conclude Scaccabarozzi, quando magari si parla di altro ed è sempre la farmaceutica che viene tirata in mezzo”
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Il successo dell’evento nazionale e delle iniziative sul territorio
La prima “Giornata nazionale contro la corruzione in Sanità” promossa da ISPE-Sanità lo scorso 6 aprile al Tempio di Adriano di Roma nell’ambito del progetto “Curiamo la corruzione” ha avuto il merito di aumentare la consapevolezza riguardo sprechi e malaffare nelle aziende sanitarie e ospedaliere. Un buco nero che sfiora i cinque miliardi di euro. Un risultato che non sarebbe
Il Rapporto presentato nel corso della giornata – scaricabile e consultabile dal link presente in questa pagina – è una fotografia impietosa dello scenario italiano. Sono ancora tantissime le Aziende sanitarie che applicano solo formalmente gli obblighi in materia di contrasto dei reati contro la pubblica amministrazione: in una Asl su tre si sono registrati fenomeni di corruzione. La prevenzione e un approccio innovativo verso questo fenomeno criminale sono ancora sconosciuti. Una lacuna che finisce per attentare al principio universalista del nostro Servizio sanitario nazionale. Caratteristica che siamo pronti a difendere e tutelare senza condizioni. Vogliamo garantire la pubblicità dei nostri ospedali e non sogniamo nessuna privatizzazione del comparto.
Repressione e prevenzione rappresentano però solo due aspetti del nostro piano di azione. La formazione del personale è un punto imprescindibile. Senza il coinvolgimento diretto di chi ogni giorno si occupa di appalti e forniture non si può andare lontano. Ogni singolo dipendente dovrà essere responsabilizzato e dovrà capire che esiste una struttura capace di difendere se stessa dall’operato di corrotti e corruttori.
Ci fa inoltre molto piacere sottolineare l’impegno delle organizzazioni che raggruppano gli studenti di medicina e i giovani medici: il futuro del comparto sanitario. Giovani che hanno deciso di impegnarsi in prima persona per difendere le strutture in cui andranno a lavorare e, in ultima analisi, i malati.
Non dobbiamo infatti dimenticare che ogni euro inghiottito dalla corruzione è un euro sottratto ai malati e alle persone in difficoltà. Una dinamica che siamo decisi a interrompere una volta per tutte. Vogliamo che a fare notizia siano i casi virtuosi. Episodi che speriamo di raccontarvi in occasione della “Giornata nazionale contro la corruzione” del 2017.