Il produttore di farmaci generici Sandoz ha raggiunto un accordo negli Stati Uniti per porre fine a una vertenza sulle tariffe dei suoi prodotti: la multinazionale elvetica pagherà 275 milioni di dollari (246 milioni di franchi).
Sandoz fa anche sapere che continua a difendersi vigorosamente in altri contenziosi negli Stati Uniti, in particolare per opporsi dall’accusa di pratiche anticoncorrenziali. A tal fine ha accantonato 265 milioni di dollari. La ditta sta anche affrontando una denuncia nell’Ontario, in Canada, riguardante le accuse di fissazione dei prezzi sul mercato canadese dei farmaci generici.
L’ex filiale di Novartis ha assicurato che la transazione annunciata oggi non avrà alcun impatto sui suoi obiettivi finanziari per l’anno in corso e per il medio termine. A fine ottobre i vertici avevano dichiarato di puntare a una crescita del 10% del fatturato netto e a un margine operativo lordo rettificato Ebitda di circa il 20% per l’intero 2024. Sul medio periodo i ricavi dovrebbero salire di circa il 5% all’anno e il margine Ebitda situarsi al 24-26% entro il 2028.
Alla fine di febbraio Sandoz aveva già raggiunto un accordo negli Stati Uniti per porre fine alle controversie in materia di concorrenza, pagando 265 milioni di dollari. Nel 2020 era stata inoltre raggiunta un’intesa con il Dipartimento di giustizia degli Stati Uniti (DoJ) su sospetti di fissazione illegale dei prezzi in base al quale Sandoz, allora ancora di proprietà di Novartis, aveva pagato quasi 200 milioni di dollari.
Per conoscere la reazione della borsa alle novità odierne bisogna attendere l’apertura del mercato alle 09.00. Dall’inizio dell’anno l’azione Sandoz ha guadagnato il 38%.
Notizie correlate: Sandoz takes further steps to resolve legacy US Generic Drug Antitrust Class Action Litigation