Roma, 27 aprile – Merita sicuramente di essere segnalata l’intervista ad Antonio Saitta (nella foto), assessore alla Salute della Regione Piemonte, pubblicata ieri dall’edizione torinese del quotidiano la Repubblica e tutta centrata sul modello di acquisto dei farmaci da distribuire in regime di Ssn.
L’assessore afferma anche di voler proseguire sulla strada già intrapresa: “Ogni qual volta che scadrà un brevetto su un farmaco, se ci sarà un’azienda che lancerà sul mercato biosimilari o equivalenti, noi faremo una gara per spuntare il prezzo e le condizioni migliori”.
Una modalità di risparmio nel campo della spesa farmaceutica, quella piemontese, che sta diventando un modello in Italia anche perché Saitta (coordinatore degli assessori alla Salute in Conferenza delle Regioni) non manca di illustrarne i vantaggi ai suoi colleghi di altre Regioni.
L’intervista giunge mentre è ancora in corso il confronto, nell’apposito tavolo istituzionale avviato in sede Aifa, sulla necessità di rivedere e riequilibrare i “pesi” dei differenti canali distributivi (diretta, Dpc e convenzionata) dei farmaci in regime di Ssn. E, forse, si tratta di una concomitanza non casuale, che può essere letta come un preciso segnale della ferma intenzione delle Regioni a non cedere di un millimetro rispetto a scelte di politica distributiva volte a conseguire i maggiori risparmi possibili a beneficio della sostenibilità della spesa sanitaria pubblica.
Qui sotto, il link all’articolo, che merita certamente attenzione.
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