Daniela La Cava 25 agosto 2014 Finanza.com
Il merger ha ricevuto il via libera da parte dei consigli di amministrazione di entrambe le società. Roche ha fatto sapere che “la transazione dovrebbe risultare neutrale per gli utili per azione 2015, ma potrebbe impattare positivamente sugli utili dal 2016 in poi”.
Sale così la febbre da M&A nel mondo farmaceutico. Che Roche fosse pronta a mettere mano al proprio portafoglio non è certo una sorpresa. Nelle scorse settimane si rincorrevano le voci di una operazione in Giappone: secondo quanto riportato da Bloomberg News l’intenzione della casa farmaceutica elvetica è di acquisire il 40% di Chugai Pharmaceutical non ancora in suo possesso (adesso Roche controlla il 61,5% in Chugai), per circa 10 miliardi di dollari.
Risiko farmaceutico da oltre 260 mld di dollari nella prima parte dell’anno
L’operazione annunciata nel fine settimana tra Roche e InterMune conferma il fermento che c’è quest’anno sul fronte mergers and acquisitions (M&A) nel comparto farmaceutico, biotecnologico e medico. Stando ai dati diffusi a luglio da Mergermarket il valore delle attività di fusioni e acquisizioni nel mondo farmaceutico (Global Pharma, Medical & Biotech) ha superato quota 260 miliardi di dollari nei primi sei mesi dell’anno, mettendo a segno una crescita di oltre il 220% rispetto al primo semestre dello scorso anno.
In Italia nel giro di poche settimane di distanza l’una dall’altra due società farmaceutiche sono finite in mani estere. Corvette Pharmaceutical Services è stata rilevata dalla svedese Recipharm per 1,1 miliardi di corone, pari circa 120 milioni di euro. Qualche settimana un’altra società Svedese, Meda, ha messo le mani su Rottapharm Madaus.
N.B.: CEO di Intermune è Daniel G. Welch che ha percepito nel 2013 un compenso totale di $ 2,922,004
CEO di Roche è Severin Schwan che nel corso del 2013 ha percepito un compenso totale di SFr. 13,201,000 (€ 10.920.472,13)
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