I farmaci prescritti dai medici di base sono il 50% in più rispetto alla media italiana
La sanità in Calabria, sotto osservazione da parte del ministero della Salute per i recenti fatti di cronaca che hanno visto l’ospedale di Vibo Valentia nell’occhio del ciclone, si distingue anche per un altro aspetto: il numero di ricette all’anno, a carico del Servizio sanitario, è il 50% in più rispetto alla media nazionale. Secondo Federfarma, tra i mesi di gennaio e ottobre del 2007 si sono avute 9,47 ricette pro capite. Situazione confermata dall’Assr, l’Agenzia per i servizi sanitari regionali, che nel suo rapporto datato giugno dello scorso anno riporta il numero di ricette pro capite mensile di 1,02, contro lo 0,8 di quelle che pure sono le più attive nel campo: Lazio e Umbria (0,86), Basilicata (0,81), Liguria e Abruzzo (0,80). Non basta, alla Calabria va anche il non invidiabile primato nella spesa che, nel giugno 2007, è stato di 21,4 euro pro capite in confronto a una media nazionale di 16,2 euro. E se la spesa totale, tra i mesi di gennaio e giugno 2007, per la Lombardia, che ha quasi il quadruplo di residenti (9 milioni 465.202 a fronte di 2 milioni 400.415) è stata di 33 milioni 992.272 euro, per la Regione Calabria è stata calcolata in 11 milioni 393.669 euro. L’Aifa, Agenzia italiana del farmaco, riferisce che nei primi 9 mesi del 2007 la spesa pubblica lorda dei medicinali di classe A a carico del SSN è diminuita del 7,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il risultato è dovuto ai diversi provvedimenti di contenimento della spesa farmaceutica entro i limiti fissati dalla legge, attuati a livello nazionale e regionale. La spesa a carico dei cittadini, invece, è aumentata del 4,3% per via della consistente crescita nell’acquisto privato di farmaci di classe A (più 28% rispetto al 2006). Si mantiene costante il trend di aumento del consumo dei farmaci a carico del SSN: infatti nei primi 9 mesi del 2007 ogni mille abitanti sono state prescritte 879,6 dosi rispetto alle 857 del 2006. Sull’andamento della spesa farmaceutica ha influito il fatto che durante il 2007 è stata applicata la normativa della Finanziaria che aveva previsto, per le aziende, di chiedere all’Aifa, in alternativa alla riduzione di prezzo del 5% dei medicinali, la possibilità di un versamento in contanti alle Regioni (pay back) del relativo valore economico. Quali sono le specialità medicinali più richieste? Aifa e Federfarma confermano: i prodotti per il sistema cardiovascolare continuano a rappresentare la categoria più prescritta, in particolare continua a crescere la richiesta di farmaci per l’ipertensione e per lo scompenso. E se si considerano i primi 30 principi attivi per spesa o per consumo, ben 18 appartengono alla classe dei farmaci del sistema cardiovascolare. Tutta la categoria rappresenta il 38% della spesa annuale e il 49% delle dosi prescritte. Un discreto aumento riguarda poi la ricettazione dei prodotti per patologie gastrointestinali (+4,3%) e del sangue (+3,0%). Cresciuto anche l’uso dei farmaci equivalenti, che registra un aumento del 24,1% e rappresenta circa il 30% del consumo totale in termini di dosi giornaliere (il 18,7% della spesa). Nel 2007, infatti, hanno perso il brevetto diverse molecole che hanno modificato in modo significativo lo scenario dei farmaci equivalenti. Per i prodotti di automedicazione, si è osservato un incremento in tutte le Regioni, ad eccezione di Marche (-3,2%) ed Emilia Romagna (-1,2%); l’aumento maggiore si è avuto in Valle d’Aosta (+5,7%) e nella Provincia Autonoma di Bolzano (+4,8%). A proposito di ricette, infine, il ministero della Salute ricorda che l’1 gennaio è entrata in vigore la norma che prevede la stampigliatura del codice fiscale dell’assistito sullo scontrino fiscale per l’acquisto