di Francesca Gerosa – Milano Finanza – 6 giugno 2018
Già a metà maggio erano circolati rumours relativi al possibile interesse per Recordati da parte di Cvc, interesse sospeso in attesa che la situazione politica italiana si chiarisse. Ora che si è stabilizzata, Cvc potrebbe riconsiderare il deal. Mentre a settembre 2016 si era parlato di un interesse da parte di cinesi, ma all’epoca la famiglia negò l’intenzione di vendere. Per gli esperti di Equita quanto trapelato ora è un’ulteriore conferma che qualcosa si sta muovendo.
“Riteniamo che lo scenario sia plausibile, probabilmente più per una cessione parziale finalizzata ad accelerare lo sviluppo del business mantenendo il controllo, piuttosto che per una vendita totale”, precisano gli analisti della sim. Sono anche circolate indicazioni sulla possibile valutazione di Recordati . Lo scorso maggio si parlava di 8 miliardi di euro (ai prezzi di oggi la società capitalizza 6,6 miliardi di euro), equivalente a circa 38 euro per azione, quindi a un multiplo enterprise value/ebitda 2018/2019 di 17/16 volte e a un multiplo prezzo/utile di 25/24 volte.
Per Equita Recordati vale 34 euro (target price) e il rating resta hold visto il modesto potenziale di upside (+5% circa) rispetto alla quotazione attuale in borsa. Per Mediobanca Securities vale ancora meno: 31,70 euro (rating neutral), pur osservando che il titolo Recordati è sceso dell’11% da inizio anno, sottoperformando l’indice Ftse Mib. “L’azione è scambiata a 22 volte il multiplo prezzo/utile 2018 e quindi tratta molto al di sotto della media degli ultimi tre ani pari a 27,1 volte, lasciando spazio a un potenziale upside determinato dai commenti su un eventuale buy-out”, affermano a Mediobanca .
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