(ANSA) – VENEZIA, 1 OTT – Renzo Dekleva, il presunto assassino della moglie Lucia Manca, è stato rinviato a giudizio dal Gup di Venezia con l’accusa di false attestazioni, in quanto avrebbe fatto l’informatore scientifico spacciandosi per laureato in medicina senza esserlo. Per la morte della moglie, residente a Marcon (Venezia) Dekleva è in carcere. Lucia Manca scomparve tra il 7 e l’8 luglio del 2011 e i suio resti vennero scoperti tra gli arbusti sotto un cavalcavia a Cogollo del Cengio (Vicenza) il 6 ottobre.
01 ottobre, 17:50
IL CASO MANCA
«Dekleva "dottore" senza laurea»
Primo processo al marito di Lucia
L’uomo non era in aula. Le sue impronte sul ticket dell’A31. L’udienza sarà il 12 dicembre a Mestre: l’accusa è di falso
VENEZIA — Il primo processo per Renzo Dekleva è quello in cui, in realtà, rischia meno. Piccoli reati, di competenza del tribunale monocratico, di fronte al quale il 54enne operatore farmaceutico accusato di aver ucciso la moglie Lucia Manca finirà il 12 dicembre. Si fingeva medico senza avere la laurea: questa l’accusa formulata dal pm Francesca Crupi, che lo aveva scoperto proprio nel corso delle indagini sul delitto della 52enne bancaria di Marcon, scomparsa il 7 luglio 2011 — secondo l’accusa perché uccisa dal marito la sera prima—e ritrovata cadavere sotto un viadotto a Cogollo del Cengio (Vicenza) tre mesi dopo. Ieri mattina il gup Roberta Marchiori ha rinviato a giudizio l’uomo al termine di un’udienza rapidissima: il pm Crupi ha esposto i tre reati contenuti nel capo d’imputazione (la falsa attestazione sulla propria identit&agr