Tra oggi e domani si prospettano due giorni di fuoco per la filiera del farmaco. In giornata è infatti previsto l’incontro voluto dal ministro delle Finanze, Giulio Tremonti (foto), con i vertici di Farmindustria e Assogenerici. Tema scontato dell’appuntamento (al quale dovrebbero essere presenti anche il ministro Fazio e il direttore generale dell’Aifa, Guido Rasi) il taglio di venerdì sui prezzi degli equivalenti e la risposta che governo e Agenzia del farmaco si attendono dalle aziende. Il timore dei produttori è che Tremonti faccia pressioni sulle aziende perché abbassino i prezzi e risparmino ai cittadini un ticket occulto che sta costando all’esecutivo parecchio in termini di immagine. Il momento politico, infatti, è delicato, per gli appuntamenti elettorali e parlamentari che si profilano all’orizzonte. Domani poi è previsto un secondo incontro, sempre di convocazione governativa e con protagonista ancora una volta il ministro Tremonti. Stavolta però i convitati sono Fofi e Federfarma e il timore dei farmacisti è che l’appuntamento serva per ufficializzare la decisione del governo di procedere alla liberalizzazione della fascia C nell’ambito del ddl governativo sul rilancio economico. Una paura amplificata dalla voce che alla riunione dovrebbero essere presenti il ministro per lo Sviluppo, Paolo Romani (leader del Gruppo dei responsabili che puntella la maggioranza e di cui fa parte quel Domenico Scilipoti già firmatario di un ddl sulle farmacie non convenzionate) e lo stesso presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. E visto che non c’è due senza tre, domani dai presidenti delle Regioni, riuniti in conferenza, potrebbe anche arrivare un parere negativo sul ddl Gasparri-Tomassini per il riordino del servizio farmaceutico. Il 13 aprile, infatti, il comitato tecnico aveva bocciato la proposta di legge perché «interviene prevalentemente su aspetti di carattere gestionale e organizzativo del sistema farmaceutico di esclisiva competenza delle regionale».
Farmacista33 – 20 aprile 2011