OMCeO Torino invita fortemente a limitare l’accesso in studio medico degli ISF. Si preferiscano altri canali di comunicazione

OMCeO e Politecnico di Torino hanno pubblicato sul sito dell’Ordine dei Medici torinese un documento dal titolo

Prevenzione e mitigazione del rischio di trasmissione del contagio da SARS-CoV-2 nei luoghi di assistenzae alla cui lettura integrale rimandiamo cliccando sul link riportato.

Riportiamo il punto 2.1 che parla delle misure da prendere per prevenire l’infezione da coronavirus da parte dei MMG e PLS, in particolare riportiamo il paragrafo 2.1.1 che riguarda “la gestione degli Informatori Scientifici

 2.1 STUDI DI MEDICI DI MEDICINA GENERALE, PEDIATRI DI LIBERA SCELTA E SPECIALISTI AMBULATORIALI INTERNI

Ciascun MMG/PLS deve incentivare il più possibile l’utilizzo di canali di comunicazione col paziente alternativi all’accesso in ambulatorio (e-mail, sms, videochiamate, …). Si invita quindi ciascun MMG/PLS a provvedere ad informare i propri assistiti sulle procedure adottate per la gestione delle proprie attività nella maniera che si ritiene più opportuna.

Si invitano i MMG/PLS a esporre nelle sale d’attesa opportuna documentazione informativa relativa alle procedure da seguire per ridurre il rischio di contagio da COVID-19. Inoltre, nelle sale d’attesa è necessario rimuovere qualunque oggetto che possa essere toccato da più persone e quindi diventare veicolo di contagio (ad es. riviste, giocattoli per bambini, …).

Per quanto riguarda la gestione di informatori scientifici del farmaco e/o fornitori, si invita fortemente a limitare l’accesso in studio di tali figure professionali. In particolare, per gli informatori scientifici del farmaco è preferibile l’utilizzo di altri canali per l’interfacciamento, come indicato dalle Linee Guida per la riapertura delle Attività Economiche e Produttive della Conferenza delle Regioni e Province Autonome [6].

Laddove possibile, bisogna prevedere percorsi differenziati di ingresso e uscita dei pazienti dallo studio medico, in modo da limitare per quanto possibile l’incrocio dei pazienti. Tali percorsi devono essere opportunamente indicati tramite segnaletica.

L’affermazione sugli ISF viene ripetuta anche al punto 2.4.1

Sinceramente dalle linee guida della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome avevamo capito un’altra cosa e cioè che, pur privilegiando l’attività da remoto, l’accesso degli ISF agli ambulatori potrà avvenire “previo appuntamento preventivamente concordato” alle condizioni che le stesse linee guida indicano e che riportiamo per chiarezza:

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