Sarà fruibile dal marco 2024 ma i lavori dureranno circa 3 anni. Gasbarrini, preside di Medicina e chirurgia: «Rilettura in chiave moderna della medicina del passato»
Rientra nella finalità generale di «prendersi cura della persona a 360°, con una presa in carico globale»,
Se Urbani ha evidenziato come «gli studi dimostrano che l’outdoor hospital comporta dei benefici per i malati», Antonio Gasbarrini, preside della facoltà di Medicina e chirurgia dell’ateneo, ha osservato che l’iniziativa «rappresenta una significativa operazione culturale e una rilettura in chiave moderna della medicina del passato, che affonda le sue radici nella Grecia del V secolo a.C. con Ippocrate», risultando quindi anche «un’importante risorsa didattica per gli studenti del corso di Farmacia e Medicina» per la formazione nel campo della farmacognosia, della botanica e della chimica farmaceutica dei prodotti naturali.
Oltre all’Istituto Toniolo, partner benefattore del “Giardino dei semplici” è Medac Pharma, che ha messo a disposizione una donazione liberale per l’avvio «di un progetto innovativo, che si inserisce perfettamente nell’idea di prendersi cura oltre le cure», ha detto Geremia Seclì, head of operations dell’azienda farmaceutica. Da parte sua, Maurizio Gubbiotti, referente della Regione Lazio per Federparchi, la Federazione italiana dei parchi e delle riserve naturali, ha spiegato che «questa area verde è limitrofa alla famosa via Francigena, uno dei grandi cammini dei pellegrini medievali, che inizia di fronte alla cattedrale di Canterbury per arrivare a Roma e poi proseguire fino a Santa Maria di Leuca, con gli imbarchi dalla Puglia per la Terra Santa». L’auspicio espresso da Gubbiotti è quello di «prevedere un percorso di 20 km del cammino per i pellegrini all’interno di quest’area del Campus», oltre che di «puntare su una presenza nel Giardino dell’attività apistica, con l’idea di entrare nella rete dei mielisti di RomaNatura».
4 luglio 2023
Nota: I primi orti botanici erano delle raccolte di erbe medicinali per la preparazione dei “semplici” (le droghe grezze) della farmacopea in uso, da cui deriva il termine “Giardino dei Semplici”. In seguito in questi orti furono coltivate anche piante non medicinali, a scopo didattico e scientifico, cosicché la botanica divenne una scienza autonoma, distaccata dalla medicina.
“Semplici” pertanto venivano chiamati, nella terminologia medievale, i principi curativi che venivano ottenuti direttamente dalla natura, mentre “Compositi” erano i farmaci ottenuti miscelando e trattando sostanze diverse. I farmaci venivano sottoposti a vari trattamenti (essiccazione, macerazione, ecc.) nel laboratorio chiamato, con termine latino, officina. Perciò le piante medicinali vengono chiamate ancora oggi “officinali”.
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