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Secondo i sindacati «se tale progetto dovesse essere attuato, i medici del 118 dovrebbero occuparsi anche di febbre, mal di pancia, mal di schiena, con il rischio di lasciare scoperto quel paziente a cui il 118 può salvare la vita. Inoltre per qualunque malore notturno il cittadino rischia di andare al pronto soccorso. Con l’ipotesi di attuazione del modello H16, le aggregazioni funzionali t
Ruolo unico per noi significa che si può fare tutti lo stesso lavoro, che tutti i medici, con un processo graduale che salvaguardi quanto già acquisito, possono fare le notti e che tutti i medici possono essere scelti dai cittadini senza più distinzioni. Con il nuovo atto di indirizzo si va invece verso una riduzione dell’assistenza notturna e si sbatte la porta in faccia ai giovani medici ai quali rimarrebbe una prospettiva di subalternità e di ridotti guadagni, pur avendo gli stessi titoli dei meno giovani. Per queste ragioni, concludono Fp Cgil Medici, Cisl Medici, Fpl Uil Medici e Simet, «aderiamo alla manifestazione nazionale indetta dallo Smi che si terrà l’11 maggio 2016 a Roma a Montecitorio per dire no ai medici di famiglia h16».
Federfarna – 29/04/2016 – Le News del Sole 24Ore
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