Sei miliardi di dollari risparmiati grazie ai medicinali non griffati. E’ il risultato ottenuto negli Stati Uniti dove il piano Medicare, quello che assicura l’assistenza farmacologica gratuita a circa 32 milioni di ultrasessantacinquenni e disabili, è costato il 30% in meno rispetto allo scorso anno finanziario, terminato il 30 settembre 2007. Il programma federale – rivela PharmaTimes – ha speso un totale di 44 miliardi di dollari per garantire farmaci su prescrizione, una cifra in calo del 12% rispetto al 2007. Quando Medicare ebbe inizio, nel gennaio 2006, il Congressional Budget Office (Cbo) aveva previsto che, entro il 2008, avrebbe raggiunto un costo di 74 miliardi di dollari, ma i dati attuali contraddicono tali stime. E il merito pare essere proprio dei medicinali generici, che si sono aggiudicati il 64% delle prescrizioni, contro il 61% all’interno dei programmi di assicurazione privati. In ogni caso, secondo gli esperti, maggiori risparmi potranno essere ottenuti grazie al progressivo passaggio alle ricette on line e al servizio di consegna dei farmaci per posta, nonché quando il Congresso approverà la legge che abilita la Food and Drug Administration (Fda) ad autorizzare la commercializzazione di versioni generiche di medicinali biologici. Mentre in Europa alcuni biosimilari sono già stati approvati dall’Emea, negli Usa non sono ancora arrivati sul mercato. Al momento, infatti, esiste una proposta di legge (nota come Access to Life-Saving Medicine Act) che punta a creare un apposito sistema di regole follow-on biologics.
Fonte: "Farmacista33"
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