Lo sforzo di Big Pharma nella ricerca di farmaci innovativi, nonostante le continue ‘limature’ dei prezzi dei medicinali, non è apprezzato dalla società, che pure beneficia dei frutti di questa ricerca.
E’ lo sfogo di Marijn Dekkers, ad di Bayer, che parlando alla conferenza annuale di Bayer a Leverkusen, ha sottolineato: "E’ fondamentale un ambiente che considera l’innovazione come qualcosa di desiderabile e gli dia valore di conseguenza".
Il supermanager ha riconosciuto che i Governi nazionali sono sotto pressione per ridurre i costi, ma l’approccio degli esecutivi cela "un senso di panico, che pervade le risposte al problema". Bayer "contribuirà allo sviluppo di soluzioni economicamente vantaggiose… ma è importante mantenere il senso delle proporzioni", ha sottolineato Dekkers, aggiungendo che "il denaro che guadagniamo dai farmaci oggi, paga lo sviluppo di quelli di domani".
E’ il caso del nuovo anticoagulante Xarelto (rivaroxaban), costato a Bayer e al partner J&J 2 miliardi di euro. Se i ricavi ottenuti dai prodotti in commercio sono ridotti in modo troppo drastico, "a medio termine l’effetto potrà essere che le aziende basate sulla ricerca saranno prive delle risorse per sviluppare medicinali".
Margherita Lopes – 2 marzo 2012 – PharmaKronos
[N.d.R.: la lega in cui è stata forgiata la scultura a destra è rame e stagno (bronzo)]
Bayer, utile quasi raddoppiato nel 2011: http://www.informatori.aiisf.it/HDefault.aspx?Newsid=5828