La sentenza del tribunale di La Spezia che riconosce il lavoro dell’informatore scientifico del farmaco slegato dai dati di vendita: non è un venditore di medicine
Finalmente una sentenza esemplare del tribunale di La Spezia, che sancisce una serie di elementi che stanno muovendo da alcuni mesi l’iniziativa sindacale rimettendo al centro le caratteristiche distintive dell’attività dell’informazione scientifica del farmaco.
Elementi questi che sono sotto osservazione sindacale e che vedranno una evoluzione in iniziative sindacali che non si faranno attenere. Come avevamo previsto nei mesi precedenti la sentenza siamo nel giusto e ci adopereremo per raggiungere gli obbiettivi prefissi.
Pagina Facebook – 20 gennaio 2017
N.d.R.: ci fa piacere che il principale sindacato riconosca la professionalità ed il ruolo dell’Informatore Scientifico del Farmaco. Ora restano da risolvere alcuni aspetti contrattuali come per esempio, al momento dell’assunzione dell’ISF, inquadrarlo, seppure temporaneamente, nella categoria dei piazzisti e come è possible che l’ISF, che per legge dipende dal servizio scientifico, abbia e debba obbedire a “capi e capetti” che dipendono dalle vendite o dal marketing? Com’è possibile che molti ISF vengano assunti come agenti e rappresentanti di commercio la cui remunerazione è solamente calcolata sulle vendite?