Sul Sole 24 Ore di lunedì 20 maggio il nuovo indice, frutto di un’elaborazione su dati Iqvia, ministero della Salute e Istat. L’indice verrà utilizzato nell’indagine sulla Qualità della vita 2019, quest’anno alla sua trentesima edizione. L’indice è il risultato dell’analisi di 12 indicatori, dal cui confronto è nato l’Indice della salute. Il quotidiano economico ha valutato incidenza delle malattie sul territorio, possibilità di curarle attraverso i farmaci, accesso alle cure e la disponibilità di personale specializzato, dall’infanzia alla vecchiaia, oppure la necessità di spostarsi altrove. La
Le prime tre province classificate vedono al primo posto Bolzano, con 651,6 punti, seguita da Pescara, 633,7 punti e Nuoro con 630, 2 punti. Agli ultimi posti Rovigo, Alessandria e Rieti, con 328,1 punti.
Oltre ventitré milioni e seicentomila pillole al giorno per curare l’ipertensione. Sono questi i volumi di farmaci consumati nel 2018 dagli italiani per una malattia cronica che, purtroppo, colpisce la popolazione sempre di più. A curarla sono soprattutto gli abitanti di Terni, Rieti e Ferrara, dove si registra il consumo pro-capite più elevato. Più in salute, sotto questo profilo, sono invece i residenti di Sud Sardegna, Bolzano e Sondrio. A dirlo sono i dati estratti dalla società di servizi per l’healthcare Iqvia sul consumo di farmaci per ipertensione, diabete e asma, utilizzati per l’Indice della salute 2019 del Sole 24 Ore. I dati sono espressi in unità minime frazionabili – cioè compresse, pillole, fiale e così via – acquistate e distribuite nelle seguenti modalità: vendita diretta nelle farmacie territoriali (tramite grossisti e aziende che riforniscono i punti vendita); distribuzione di medicinali rimborsati per conto delle Asl; forniture a ospedali pubblici e privati.
Dalla lettura dei dati di Iqvia si evince una maggiore incidenza di alcune malattie croniche nelle province del Sud. Per esempio, nel caso del diabete, il maggior numero di farmaci pro capite è consumato ad Agrigento, Messina e Taranto. Mentre Bolzano è ultima in classifica. Inoltre, secondo il Rapporto epidemiologico Passi dell’Iss, l’incidenza del diabete è più alta nelle persone con basso livello di scolarità e con difficoltà economiche, senza dimenticare i fattori di rischio associati come la familiarità, lo scarso esercizio fisico e il sovrappeso. Nel caso dell’ipertensione, su cui ancora una volta incide lo stile di vita, la caratterizzazione geografica è invece meno evidente, essendo molto diffusa in tutto il Paese.
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Considerazioni
Gli indicatori scelti prendono in esame soprattutto tre fattori: l’aspetto demografico per ogni provincia (che, come vedremo, risulta molto determinante nell’interpretazione della graduatoria), i fenomeni sociosanitari e, poi, anche i livelli di accesso ai servizi sanitari, da questi derivano gli altri indicatori. Quindi, l’osservatorio del
Il fattore demografico influenza molti degli indicatori dell’osservatorio pubblicato e si rivelano determinati nello stilare la classifica finale. Ad esempio, per quanto riguarda il tasso di mortalità, l’aumento dell’aspettativa di vita e il consumo di farmaci per i cittadini con patologie croniche. È chiara, infatti, la correlazione tra tasso di anzianità e il consumo di farmaci, soprattutto per le patologie croniche. Inoltre, lo stesso consumo di farmaci, di per sé, non è un indicatore di appropriatezza o meno delle cure. Tralasciamo le considerazioni sugli altri parametri considerati.
E’ doveroso affermare che non esiste scientificamente una definizione univoca di salute. Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, la salute implica, non solo l’assenza di malattia, ma anche una concomitanza di condizioni legate al benessere globale dell’individuo. Non solo speranza di vita, ma anche anni di vita vissuti in buona salute. Da questo punto di vista, le condizioni sociali ed economiche degli individui e della popolazione sono, in particolare, i più importanti determinanti della salute.
L’osservatorio del Sole24ore va preso per quello che è: uno strumento utile che fornisce una fotografia delle province prendendo in esame lo stato di salute dei suoi cittadini e partendo dall’analisi di alcuni indicatori, escludendone molti altri.
Estratto dalle osservazioni dell’ASL Viterbo
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