Il capo è il capo, e deve dare sempre il buon esempio. Anche quando il primo ad essere “scorretto” è il dipendente. Lo ha deciso la Corte di Cassazione, che ha confermato il licenziamento di Michele I. dirigente di una società farmaceutica, che aveva aggredito fisicamente il collaboratore Angelo D.P. durante un meeting aziendale a Caserta. Angelo aveva avvicinato il boss a bordo piscina (l’incontro si teneva in un albergo) e gli aveva fatto cadere il bicchiere dalle mani, rivolgendogli frasi offensive. Michele ha reagito e l’azienda lo ha licenziato. A ragione, secondo i giudici: infatti <il dirigente dovrebbe dare il buon esempio e dimostrare estrema correttezza.> Da Il Corriere della Sera 14 settembre 2006