L’intesa con il Pdl e la Lega c’è. Parola di Domenico Scilipoti, uno degli uomini simbolo del gruppo dei Responsabili alla Camera. È stato lui, ex deputato dell’Idv, a salvare il governo, insieme con Calearo e Cesario, lo scorso 14 dicembre. L’ultimo mese è stato piuttosto burrascoso nei rapporti con la maggioranza. Poi è arrivata la nomina, contrastata da più parti, di Saverio Romano a ministro dell’Agricoltura. Ma questo è niente. I Responsabili avevano chiesto di poter discutere un vero e proprio programma per il futuro della legislatura. Dopo una settimana di avvertimenti, due giorni fa è arrivata la tanto sospirata cena con Berlusconi e il quadro è cambiato. «Abbiamo preparato un programma di 14 punti – spiega Scilipoti – Tra questi ce ne sono alcuni che, almeno per me, sono fondamentali: bisogna bloccare i grandi colossi della farmaceutica che mettono in difficoltà le piccole aziende ed evitare che gli informatori scientifici diventino agenti commerciali. Poi è necessario affrontare le criticità bancarie e i tassi troppo alti. Insomma noi abbiamo presentato il nostro programma a Pdl e Lega e abbiamo raggiunto un’intesa». Scilipoti lo sa: è più facile a dirsi che a farsi. «Vero, vero – risponde lui – ma sa che c’è: se mi prendono in giro ne prenderò atto ma credo che se il governo riuscisse a fare almeno un paio di cose che abbiamo suggerito saremmo davvero contenti». Il parlamentare di Iniziativa Responsabile ammette che «c’è stato un momento di grande confusione» ma ricorda anche che «abbiamo evitato il papocchio che volevano fare, volevano un esecutivo guidato da un banchiere». Ora ci sarà il rimpasto, «la seconda partita» dice Scilipoti. «Ma a me non interessano le poltrone, sia chiaro. Penso soltanto che sia giusto che il nostro gruppo abbia rappresentanza politica nell’esecutivo». Non c’è fretta ma «prima si chiude meglio è per il bene del governo». Si parla di una decina di giorni. Almeno così avrebbe assicurato Berlusconi ai parlamentari guidati da Luciano Sardelli. I Responsabili rivendicano almeno cinque posti, 4 da sottosegretario e uno da viceministro. Ma nel risiko del rimpasto, presto ci saranno altri posti a disposizione. Berlusconi, infatti, intende approvare un ddl che avrà una corsia preferenziale e che modificherà la legge Bassanini, ampliando il numero della squadra di governo. Ad ambire a quelle poltrone, tuttavia, sono in parecchi: girano i nomi di Calearo, Polidori, Pionati, Misiti, Belcastro, Cesario. «Sull’allargamento Berlusconi seguirà la via che gli ha indicato Napolitano» ha confermato Romano. C’è poi anche il «caso» Scajola da risolvere: l’ex ministro ha chiesto a Berlusconi di tornare sulla scena. E se il neo ministro si sorprende dei «molti nemici per aver salvato il governo», anche Scilipoti va sulla stessa scia: «Ci sono dei video su internet che si intitolano "Come uccidere Scilipoti". Ecco, vorrei che la politica parlasse nuovi linguaggi». Interviene anche il portavoce dei Responsabili, Francesco Pionati: «Dal 2008 Alleanza di Centro sta con Berlusconi senza se e senza ma per raggiungere due obiettivi che abbiamo indicato a gran voce: le grandi riforme per modernizzare il Paese, un nuovo centrodestra plurale, vincente e autonomo da condizionamenti esterni».