La Cina sopperisce al 40% dei principi attivi (Api) presenti nei farmaci americani e all’80% degli ingredienti utilizzati dall’India, primo fornitore globale di farmaci generici. Nell’arco di un decennio la maggior parte dei farmaci generici si estinguerà in favore della Cina. I prezzi low cost e i controlli disinvolti, sono la causa della diffusione e dei gravi effetti collaterali dei generici prodotti in quel paese
Tensione Cina-Usa, l’arma segreta in mano a Pechino sono i medicinali: controllano il 40% dei principi attivi dei farmaci americani
Secondo quanto spiega Rosemary Gibson, senior advisor di Hasting Center, in un articolo comparso sull’Arizona Capitol Times, negli ultimi 30 anni l’industria farmaceutica americana ha delocalizzato gran parte della produzione all’estero. Tanto che al momento gli Stati Uniti non sono più in grado di produrre antibiotici generici usati per curare diverse infezioni
Il Fatto Quotidiano – di Alessandra Colarizi | 22 LUGLIO 2019
Dimenticate semiconduttori, chipset, terre rare e intelligenza artificiale. La vera guerra commerciale tra Cina e Stati Uniti potrebbe disputarsi tra gli scaffali di ospedali, supermercati e farmacie. Ne è convinta Rosemary Gibson, senior advisor di Hasting Center, istituto per la ricerca bioetica, nonché autrice di China Rx: Exposing the Risks of America’s Dependence on China for Medicine.
A riempire il vuoto ci ha pensato la Cina, leader mondiale grazie ai suoi prodotti a basso costo. Ad oggi il gigante asiatico sopperisce al 40% delle componenti attive (Api) presenti nei farmaci americani e all’80% degli ingredienti utilizzati dall’India, primo fornitore globale di farmaci generici. A livello pratico vorrebbe dire che, se gli Stati Uniti smettessero di rifornirsi dalla Cina, nel giro di un paio di mesi le farmacie americane rimarrebbero vuote. Oggi le medicine Made in China più acquistate sull’altra sponda del Pacifico spaziano dagli antidepressivi alle pillole anticoncezionali fino alle terapie per l’Hiv/Aids, diabete, Parkinson ed epilessia.
Al ritmo attuale, nell’arco di un decennio, la produzione nazionale della maggior parte dei farmaci generici si estinguerà in favore della Cina, avverte Gibson. Con tutti i pericoli del caso. Tra il 2007 e il 2008 centinaia di americani sono morti in seguito alla somministrazione di eparina contaminata in arrivo dalla Repubblica popolare, mentre solo lo scorso anno la Food and Drug Administration ha bandito i prodotti di 32 aziende cinesi dopo il caso dei farmaci per la pressione contenenti sostanze cancerogene in proporzioni oltre 200 volte superiori ai limiti ammessi.
I rischi della dipendenza cinese sono diventati evidenti quando il governo degli Stati Uniti – dopo una serie di attacchi all’antrace nel 2001 – ha dovuto acquistare 20 milioni di dosi di doxiciclina da un’azienda europea che si riforniva a sua volta oltre la Muraglia. Ma da quando la guerra commerciale ha messo a repentaglio la catena di approvvigionamento globale c’è già chi negli States ha persino proposto di rendere i medicinali una risorsa strategica alla pari delle forniture energetiche e alimentari. Non a caso i farmaci rientrano tra i pochissimi prodotti graziati dalle ultime minacce tariffarie di Trump. La salute dei cittadini non è l’unico motivo di apprensione. Come spiega Gibson, il controllo cinese sulla distribuzione di medicinali all’esercito americano ha implicazioni enormi a livello di prontezza militare e sicurezza nazionale.
A preoccupare gli esperti è soprattutto l’apparente inconsapevolezza del governo a stelle e strisce, laddove la
Ma non tutto sembra procedere come da programma. Per Gibson, la locomotiva cinese – trainata da prezzi low cost e controlli disinvolti – comincia a perdere velocità. La causa sarebbe da ricercare nella lotta all’inquinamento lanciata da Pechino cinque anni fa e nell’incapacità delle aziende di adeguarsi ai nuovi standard ecofriendly. Nel novembre del 2017, solo nell’area Beijing-Tianjin-Hebei ben 144 impianti per la produzione di principi attivi sono stati costretti a chiudere per violazioni durante il trattamento dei rifiuti.