Il Forum nazionale parafarmacie, in qualità di maggior sigla rappresentativa le Parafarmacie italiane, ha chiesto la sostituzione del Luigi D’Ambrosio Lettieri [foto a destra] per chiaro conflitto di interessi nella discussione dei Ddl per il riordino del sistema farmaceutico in atto presso la XII Commissione Sanità. Lo sottolinea una nota che precisa come D’Ambrosio Lettieri rappresenti in parlamento la sua figura di farmacista titolare di Farmacia, di Presidente dell’Ordine dei farmacisti di Bari e di Vice Presidente di Fofi. «È chiaro che esiste un conflitto di interessi, che non può garantire a noi titolari di parafarmacia e al cittadino italiano imparzialità e distacco nella discussione e nelle scelte legislative di tale importanza» sottolinea il Forum parafarmacie. «Chiediamo quindi a nome dei cittadini italiani, che del sistema farmaceutico italiano hanno stima e rispetto, che il suo riordino sia valutato in maniera imparziale e oggettiva e che tale discussione sia regolata da una figura che non abbia interessi personali nel settore». Nel corso degli stati generali delle Parafarmacie di domenica scorsa inoltre è stata ribadita la necessità di «un progetto strategico e condiviso sulla liberalizzazione dei farmaci di fascia C, che può dare alla categoria forza e credibilità; ingredienti indispensabili per essere considerati dalla politica interlocutori affidabili». Infine un’apertura verso Conasfa, Gdo e sindacati confederali al fine di «aprire un confronto per esaminare le ricadute positive della liberalizzazione della fascia c sulla società come sui farmacisti».
Farmacista33 – 8 marzo 2011
Omnisalus, concorso per codici univoci e riassorbimento
Concorsi differenziati per rurali, collaboratori e titolari di parafarmacia, progressivo riassorbimento degli esercizi di vicinato nella rete delle farmacie, sviluppo del modello della farmacia non convenzionata con accesso all’intero mercato della salute fatta eccezione per la fascia A. Sono, in sintesi, le proposte presentate da Omnisalus nell’audizione davanti alla Commissione igiene e sanità del Senato sul riordino del servizio farmaceutico. La riforma Bersani, è in sostanza il ragionamento dell’associazione di categoria, ha finito per avvantaggiare la Gdo a scapito delle parafarmacie, che non riescono a competere con la grande distribuzione come dimostrano i dati sugli sconti medi offerti dai tre canali che dispensano Otc: 3% nelle parafarmacie, 10% nelle farmacie, il 18-20% nella Gdo. «Il mercato più l’impari e sfrenata concorrenza del Mass market riassume a Farmacista33 Giancarlo Stival, presidente di Omnisalus «costringeranno presto le parafarmacie di proprietà dei farmacisti alla chiusura. E non basteranno una timida liberalizzazione della fascia C o altri pannicelli a cambiare le cose». Per l’associazione, in sostanza, l’uinica ancora di salvezza può arrivare dal riassorbimento progressivo delle parafarmacie imperniato su quello che il suo presidente chiama un concorso non per titoli ma per «codici univoci», ossia differenziato in base alla provenienza: una graduatoria per titolari di parafarmacia, una per collaboratori e uno per rurali. «In questo modo» prosegue Stival «si otterrebbe il riassorbimento delle parafarmacie oggi esistenti in circa 5 anni, anche grazie all’abbassamento del quorum a medie più vicine all’Europa: 2.000-2.800 abitanti per sede, come Bruxelles ha già indicato da tempo».
Conasfa, si all’obiezione ma servizio va garantito
«La farmacia è un presidio fondamentale del Servizio sanitario nazionale distribuito capillarmente nel territorio, e per queste caratteristiche deve essere l’unico pre