Fondo Sanitario 2024: ok finale al riparto: per la farmaceutica territoriale 14,6 mld

Dopo l’ok della Conferenza Stato-Regioni, è arrivato anche il via libera definitivo del Cipess (Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile) al riparto del Fondo sanitario nazionale per il 2024. Al Ssn vanno oltre 133 miliardi di euro, 5 miliardi in più sul 2023. Di questi, 14,6 miliardi sono assegnati alla spesa farmaceutica territoriale (convenzionata più distribuzione diretta), in crescita di circa 700 milioni sull’anno passato (vedi tabella in fondo).

Tra le misure più rilevanti, spiccano i 50 milioni di euro che finanziano l’accesso universale all’immunizzazione passiva contro il virus respiratorio sinciziale (Vrs) nei neonati e la ripartizione delle risorse per la sperimentazione della farmacia dei servizi. Inoltre, le quote vincolate agli obiettivi di Piano prevedono l’assegnazione di 25 milioni al Piano nazionale malattie rare 2023-2026 e al riordino della rete dedicata.

Il sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato, ha evidenziato l’importanza di questo risultato: «Il 2024 vede un significativo incremento delle risorse destinate al Ssn, con un importo di oltre 134 miliardi di euro, il più alto di sempre. È la conferma del trend di crescita del finanziamento al Fsn mantenuto dal Governo Meloni, che prevede altri 2,5 miliardi di euro nel 2025 e 4 miliardi nel 2026».

Tra le novità principali, Gemmato ha ricordato l’applicazione per il secondo anno dei nuovi criteri di riparto del Fsn, che favoriscono i territori con maggiori difficoltà socioeconomiche: «Nel biennio 2023-2024, le Regioni del Centro-Sud beneficiano di 456 milioni di euro aggiuntivi, un sostegno concreto per chi affronta maggiori sfide». Non meno importante il tema delle liste d’attesa, per cui il governo ha stanziato risorse specifiche: «Le Regioni possono attingere fino allo 0,7% del Fsn per il recupero delle liste d’attesa fino al 2025, grazie al decreto Milleproroghe».

Infine, il Sottosegretario ha ribadito il ruolo cruciale della farmacia dei servizi, con un emendamento bipartisan in legge di bilancio che ne propone un ulteriore finanziamento nel 2025. «Portare salute e prevenzione vicino al paziente è un obiettivo condiviso, non dettato da ideologie, ma dal valore etico di garantire l’accesso alle cure su tutto il territorio».

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