Spesa farmaceutica netta Ssn in calo nel primo trimestre del 2018: -5,2% rispetto allo stesso periodo del 2017, secondo i dati appena diffusi da Federfarma.
Diminuiscono il numero delle ricette Ssn (-0,8% vs 2017) e, in misura maggiore, il valore medio della ricetta (netto -4,4%; lordo -3,3%) e
Alto il contributo delle farmacie al contenimento della spesa. Da una parte, con la diffusione degli equivalenti e la fornitura gratuita di tutti i dati sui farmaci Ssn, dall’altra con lo sconto per fasce di prezzo, che ha prodotto nel primo trimestre 2018 un risparmio di circa 84 milioni di euro, ai quali vanno sommati circa 17 milioni derivanti dalla quota dello 0,64% di cosiddetto pay-back, posto a carico delle farmacie a partire dal 1° marzo 2007 e sempre prorogato, volto a compensare la mancata riduzione del 5% del prezzo di una serie di medicinali.
“A tali pesanti oneri – sottolinea in una circolare Federfarma – “si è aggiunta, dal 31 luglio 2010, la trattenuta dell’1,82% sulla spesa farmaceutica, aumentata, da luglio 2012, al 2,25%. Tale trattenuta aggiuntiva ha comportato, per le farmacie, un onere quantificabile nel periodo in esame in oltre 47 milioni di euro. Complessivamente, quindi, il contributo diretto delle farmacie al contenimento della spesa, nei primi tre mesi del 2018, è stato di oltre 148 milioni di euro”.
Prosegue, invece, il trend di crescita delle quote di partecipazione a carico dei cittadini, la cui incidenza sulla spesa lorda è passata dal 14% di gennaio-marzo 2017 al 15,4% di gennaio-marzo 2018; l’aumento è legato al costante incremento della differenza pagata dai cittadini rispetto al prezzo di riferimento.