Quanto accaduto in questi ultimi giorni in Tv ha molto colpito la categoria degli Informatori Scientifici del Farmaco, infangandone il buon nome ed il prestigio professionale ed umano di molti di essi.
In particolare quanto presentato nella trasmissione delle Iene del 22 u.s. rappresenta purtroppo un fenomeno assai diffuso in Italia. Utilizzando strani ed ambigui personaggi si vuol indurre lo spettatore a conclusioni demagogiche ed errate.
Senza voler entrare in una bagarre dialettica, che ci allontanerebbe dalla questione in oggetto, mi duole dover mettere in risalto come ci sia una volontà a noi nascosta, che ha un interesse specifico a colpire la nostra già martoriata categoria.
Mi domando e lascio a Voi le conclusioni; che significato può avere quello di demonizzare una intera categoria di lavoratori e di professionisti ? Perché proprio ora ? E soprattutto a che scopo ?
Non possiamo certo dire , che come all’interno di ogni categoria, non ci siano anche all’interno di quella degli informatori scientifici del farmaco delle mele marce, ma ciò non toglie che le altre mele del cesto che sono la stragrande maggioranza, non siano buone !!!! I numeri poi espressi nel servizio televisivo sono veramente assurdi. Se così fosse ci domandiamo come mai la magistratura non sia finora intervenuta !
In particolare l’accanirsi verso la nostra categoria, formata nella stragrande maggioranza da professionisti per lo più laureati e con conoscenze settoriali estremamente elevate sta provocando una caduta di immagine fra i pazienti che frequentano abitualmente gli ambulatori , che di fatto, non conoscono realmente il nostro lavoro.
Anziché “processare” mediaticamente una categoria, sarebbe stato opportuno pensare, che se si è a conoscenza di fatti precisi , riguardanti persone e strutture, è più opportuno rivolgersi alle strutture giudiziarie per le dovute indagini, anziché infangare una intera categoria utilizzando i media.
Confidando nel buon senso di tutti (colleghi isf ,medici, aziende e pazienti) mi auguro che quanto finora accaduto non si ripeta più , lasciando comunque aperta la possibilità per la nostra categoria sia a livello generale che personale di adire a vie legali contro chiunque vorrà ancora infangarne il buon nome e la professionalità.
Terni 25 marzo 2012
Enrico Parisi
Referente Regionale Federaisf
Pubblicato da isfds 25 marzo 2012