Con quasi 41 mila segnalazioni, il 2013 è stato l’anno in cui l’Italia ha registrato un picco, superiore alla media europea, di eventi avversi da farmaci e le fonti principali, dopo i medici ospedalieri, sono i farmacisti, seguiti da specialisti e Mmg.
Venerdì, 19 Dicembre 2014 – Doctor33
È questo il dato emerso dalla Relazione sullo stato sanitario del Paese 2012-2013 presentata a Roma secondo cui la Rete nazionale di farmacovigilanza (Rnf) ha registrato 40.957 casi, di cui il 31% gravi perché causa di ricovero, «equivalenti a un tasso di segnalazioni pari a 690 casi per milione di abitanti, risultato superiore a quello di altri Paesi europei con una forte tradizione nella farmacovigilanza e al valore definito dall’Oms come gold standard per un efficiente sistema di sicurezza (300 segnalazioni per milione di abitanti)».
I medici ospedalieri hanno rappresentato la fonte principali di segnalazioni (52%), seguiti da farmacisti (16%), medici specialisti (9%) e dai medici di medicina generale (7%). L’incremento più significativo si è avuto per i farmaci diversi dai vaccini (+47%) mentre per questi ultimi la situazione è rimasta stazionaria, con un aumento lieve dello 0,3%.
Gli antimicrobici (24%) e antineoplastici (18%) e quelli del sistema nervoso centrale (14%) sono stati tra i farmaci più segnalati. Le regioni con l’attività di farmacovigilanza più attiva sono Lombardia, Toscana e Campania che hanno inviato il 54% delle segnalazioni.
Simona Zazzetta
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