L’Healthcare è oggi fra 18 e i 24 mesi indietro rispetto al resto del settore industriale per quanto riguarda la pubblicità. Lo assicura l’agenzia digitale statunitense Razorfish Health nel suo 2010 Outlook Report. Fra i motivi principali dell’arretratezza in campo pubblicitario delle aziende farmaceutiche o comunque legate alla salute c’è il fatto che esse devono rispondere a criteri di trasparenza e di appropriatezza superiori rispetto alle altre imprese, cose che le lega a un utilizzo degli spot sempre e comunque veicolato attraverso il sito ufficiale della società. Il format preferito dalle Big Pharma, assicurano gli esperti, è oggi quello del video educazionale sul sito del brand, l’unico in grado di rispondere veramente alle richieste di garanzie da parte dei consumatori e delle autorità regolatorie americane. Il panorama potrebbe però cambiare, si ipotizza, con l’arrivo sul mercato dell’iPad, il nuovo strumento super-desiderato della Apple, con un utilizzo maggiore del canale YouTube, anche attraverso sponsorizzazioni di filmati e partnership con portali specializzati, nonché con una maggiore diffusione di banner pubblicitari che rimandino ai video educazionali dei siti ufficiali.