Il 24 luglio Filctem Cgil, Femca Cisl e Uilcem Uil hanno ricevuto l’annuncio di una procedura di riduzione di personale dalla società Takeda Italia Farmaceutici con sede a Roma per 170 lavoratori, e dalla società Nycomed di Milano con 124 esuberi, per un totale di 294 lavoratori, pari al 38 per cento del totale degli occupati che attualmente e di 773 unità nelle due aziende.
A ottobre 2011 la Takeda, azienda farmaceutica giapponese presente in Italia con la sede a Roma e uno stabilimento produttivo in provincia di Novara, aveva annunciato l’acquisizione della società farmaceutica Nycomed con sede a Milano. A luglio di quest’anno l’azienda ha avviato la procedura di informazione e consultazione sindacale per la fusione e incorporazione tra le due società che è avvenuta il 13 luglio e che tra l’altro annunciava un processo di riorganizzazione che avrebbe prodotto esuberi di personale.
Filctem Cgil Femca Cisl Uilcem Uil nazionali e territoriali e la Rsu dei siti presenti già in quella riunione avevano espresso il proprio disappunto e contrarietà per l’annunciata riduzione di personale tra la sede di Roma e la completa chiusura della sede di Milano, chiedendo alla direzione delle società un incontro per discutere il piano industriale e l’assetto organizzativo della nuova realtà sorta dalla fusione delle due società.
“Il 16 luglio – annunciano i tre sindacati in un comunicato – si è tenuto un primo incontro in cui la direzione aziendale ha enunciato in maniera superficiale e non esaustiva il proprio piano riorganizzativi, ritenuto dal sindacato lacunoso, avendo come unici obiettivi il taglio di personale senza evidenziare investimenti per uno sviluppo della nuova realtà”. Per questa ragione le organizzazioni sindacali avevano richiesto un nuovo incontro per approfondire le proposte riorganizzative prima dell’avvio della procedura di mobilità, dando la loro disponibilità a un nuovo e più proficuo incontro entro la fine del mese.
“In quella riunione – informano i tre sindacati – obiettivo principale della Società Takeda e Nycomed era di avviare da subito, e comunque entro la fine di luglio, la procedura di riduzione del personale. Contrariamente alle proposte sindacali che avevano dato una disponibilità a entrare nel merito dei possibili esuberi, condizionando la discussione su