Boehringer Ingelheim chiude il 2010 con un utile netto a 888 mln di euro, in calo del 50% rispetto al 2009, su un fatturato stabile a 12,6 mld (-1%). Sul risultato pesano le mancate vendite per 1,4 mld per la scadenza di alcuni brevetti in Usa, l’impatto delle riforme sanitarie in Usa e Ue e oneri straordinari per 600 mln per nuove norme fiscali in Germania. Il gruppo farmaceutico tedesco ha però investito in R&S quasi 2,5 mld (+11% sul 2009). La ripresa è attesa già nel 2011 con crescita del +5% grazie anche al contributo delle vendite del farmaco per la nuova indicazione nella prevenzione del rischio cardiovascolare in pazienti con fibrillazione atriale, Pradaxa (dabigatran etexilato) già approvato in Usa, Canada, Nuova Zelanda, Giappone e Corea del Sud e nel 2011 in Ue. Atteso il primo ok per linagliptina, sviluppato con Eli Lilly per la cura del diabete di tipo 2.
(Comunicato Stampa – 05/04/2011 , Libero Mercato Pag.28 – 07/04/2011)