An army of tired and disheartened isfs

 Avevo già scritto in questo sito per comunicare gli ultimi avvenimenti riguardanti i lavoratori di una nota multinazionale giapponese indicando la nascita di una nuova linea di prodotti maturi in questa società.
 
Tramite il solito tam tam fra colleghi sono venuto a sapere che in molti si sono incuriositi a quanto sta accadendo sicuro di fare cosa gradita eccomi qua con altre interessanti notizie da darvi.
 
Avevo già raccontato come ogni anno in questa azienda si assiste ad un balletto degli isf e delle loro zone di lavoro che ricorda un modo borbonico di vedere la vita ed il lavoro e tutto ciò calza a pennello con la filosofia di un top management originario delle isole del sud.
 
Nessun razzismo per carità, ma evidentemente anni di borboniche filosofie e metodiche di vita hanno sicuramente il loro peso. Infatti seguendo il vecchio detto del Principe nel romanzo “Il gattopardo” in tale azienda tutto cambia affinchè nulla cambi ed in particolare tale mancanza di cambiamenti è propria del management che da anni è sempre lì.
 
Qualche cambio di poltrona, ma sempre le stesse persone. Mentre invece all’esterno gli isf sembrano colpiti a piè sospinto. Sono rarissimi i casi di isf che svolgono la propria attività nella stessa zona e con gli stessi prodotti, per non parlare dei medici visitati. E’ un continuo uragano. Anche i capoarea sono sottoposti a questi continui cambiamenti senza capo né coda. Insomma è una vera babilonia. Adesso l’ultima chicca di questa nuova linea e l’ultima ennesima riorganizzazione (?) aziendale ( c’è né  almeno una l’anno).
 
Motivi di questa scelte? Nessuno li conosce, secondo il top management il medico non deve “attaccarsi” all’isf ma piuttosto deve fidelizzarsi al prodotto ed all’azienda.
 
 Voci senza alcun fondamento si rincorrono senza fine in questo momento fra gli isf e neanche i vari capi e capetti sono in grado di sapere e capire cosa sta succedendo. Nessuna comunicazione scritta ai colleghi per informarli dei trasferimenti di linea o di zona di lavoro, figurarsi se vengono date spiegazioni o altro.
 
L’idea che si ha è quello di un esercito sconfitto ed in rotta. Il morale dei colleghi è a terra, molti sono sfiduciati e preoccupati per il futuro.
Mi viene alla mente le immagini di quei film di repertorio in cui i soldati italiani tornavano stancamente dal fronte cercando di ritornare a casa.
 
Perché sta accadendo tutto ciò? Non ho risposte, che potrebbero essere molteplici, ma forse la risposta più plausibile è una sola. Le aziende non hanno più idee ed allora utilizzano tale metodiche ed il mobbing con l’intento di “stancare” i propri dipendenti ,tanto tale personale non serve più, sono divenuti lavoratori sgraditi e a torto ritenuti inutili. Il disegno aziendale è uno solo, prevedere profitti in crescita, raschiare il fondo del barile e poi mandare a casa gli isf e continuare in futuro con metodiche di marketing sempre più aggressive pur di sopravvivere nel mercato.
 
Cosa augurarsi ? Quale futuro ci aspetterà ?
 
Vedremo più avanti, intanto approfitto per farvi comunque un augurio di Buona Pasqua
 
Osvaldo Panti
 
02.04.2010

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