Turkish: renew family medicine.

Questo l’appello lanciato dal ministro della Salute, Livia Turco, in occasione del 59esimo Congresso nazionale della Fimmg (Federazione italiana medici di medicina generale) in corso a Villasimius, in provincia di Cagliari. Obiettivo del patto, spiega il ministro attesa quest’oggi al congresso, in una nota, “la definitiva affermazione della medicina del territorio”. E perché le fondamenta della nuova alleanza siano solide, “serve un cambiamento culturale e di fiducia verso la possibilità di riaprire il grande ‘cantiere’ della sanità italiana”. Ai ‘camici bianchi’ Fimmg Turco chiede “di compiere atti concreti”, che permettano ai medici di famiglia di diventare “il secondo pilastro della sanità. Un secondo pilastro – sottolinea – di pari dignità ed eccellenza di quello ospedaliero e che, insieme all’ospedale, dia vita a una vera integrazione dei servizi socio-sanitari che circondi e soddisfi pienamente il cittadino”. Nei sogni del ministro c’è una ” “Casa della salute” alla quale dobbiamo affidare la gran parte delle risposte assistenziali che ci provengono dai nuovi bisogni dei cittadini, e che non possono continuare a essere direttamente o indirettamente affidate all’ospedale”. L’ospedale “deve pensare alle acuzie e all’assistenza specialistica con strutture moderne, adeguate e di giuste dimensioni, ritrovando anche quella misura umana che oggi rischia di andare perduta”. I medici di base devono invece soddisfare altri bisogni: “Le esigenze di continuità assistenziale, domiciliarizzazione delle cure, visite e controlli in strutture più piccole e coordinate dalla medicina di famiglia”.
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