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Tenuto conto delle prescrizioni da parte dell’Aifa in materia di farmaci biosimilari, secondo le quali gli stessi non solo costituiscono un’opzione terapeutica a disposizione dei curanti, ma sono da preferire qualora costituiscano un vantaggio economico, in particolare per il trattamento dei soggetti “naive” (che non abbiano avuto precedenti esposizioni terapeutiche o per i quali le precedenti esposizioni in base al giudizio del clinico siano sufficientemente distanti nel tempo), il Tar ha ritenuto che le disposizioni regionali che dettano indirizzi ai Direttori generali delle Aziende sanitarie in ordine al raggiungimento di un numero di prescrizioni di farmaci biosimilari pari all’incidenza dei pazienti di nuova diagnosi, dispongono un ragionevole contemperamento tra le esigenze di contenimento della spesa pubblica sanitaria e il diritto alla salute costituzionalmente garantito, da ritenersi non già assoluto ma sempre più commisurato alle effettive disponibilità finanziarie.
[Adv. Ennio Grassini – www.dirittosanitario.net]
Giovedì, 23 Aprile 2015 – Doctor33
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Preferring biosimilars to biologicals, the circular from the Puglia Region that infuriates doctors
They pay 300 euros a month for a drug that saves their lives
Chi ha subìto un trapianto ora deve pagare tra i 31 e gli 85 euro per una scatola di Sandimmun Neoral, farmaco che evita che gli organi trapiantati vengano rigettati: “Una spesa insostenibile per le famiglie dei malati”
Il farmaco in questione si chiama “Sandimmum Neoral” e a seguito della determina dell’Aifa 533/2015, from 16 April it can only be collected in Italian pharmacies for a fee. Un farmaco salvavita per eccellenza, perché chi subisce un trapianto il rigetto non lo può evitare, ma solo sedarlo attraverso questo farmaco: “Come può essere che questa nota venga emessa dalla sera al mattino, senza avvisare gli operatori sanitari? Tutto questo ha creato una gran confusione tra i malati” continua Paris.
For all these reasons l’associazione ha lanciato un petizione sul sito change.org in which users are asked to sign to stop the ticket on the life-saving drug. Furthermore l’onlus ha già scritto al ministro della Salute Beatrice Lorenzin:“
„Madam Minister, we turn to you to ask that transplant patients be allowed to continue, with due serenity, a life-saving therapy that has amply guaranteed a high level of benefit without creating inequality and economic harm to the many transplant patients. We also ask you that the decision to switch from a branded drug to a generic drug is not hiddenly imposed but mediated by the specialists who follow all Italian organ transplant recipients on a daily basis.“
Adesso la palla passa al ministero della Salute: “Intanto come Aned abbiamo inviato tutti assessori scongiurare questa situazione, perché davvero non sappiamo come andrebbe a finire. Sono sicura che la ministra Lorenzin abbia la situazione in mano. Ma finché dal ministero non arrivano certezze noi andremo avanti. The crazy risk is that sufferers who can't afford to pay will simply lose their lives” conclude la dottoressa Paris.