Study: from deregulation of revenue band C -30%

E’ in corso un’altra puntata di questa triste soap. Buona lettura. E-MAIL INVIATA DOPO LA DIRETTA (http://youtu.be/gUlJdhisoB0). Si attende risposta. Da: Riccardo Filograsso [mailto:rfilograsso@alice.it] Inviato: venerdì 1 febbraio 2013 03:36 A: ‘primapagina@rai.it‘ Oggetto: Intervento su generici. Priorità: Alta.

Gent.mo Dr. Cangini, questa mattina (31/1) sono intervenuto in trasmissione, richiamato dalla redazione dopo il contatto del giorno precedente; le dico subito che sono parecchio irritato dalla sua conduzione che mi ha letteralmente escluso dalla possibilità di argomentare ciò di cui avevo anticipato in redazione, ovvero una scandalosa serie di provvedimenti legislativi a favore esclusivo della filiera del farmaco generico, fortemente lesivi della libera concorrenza e della libertà di scelta del medico prescrittore e anche del cittadino utente. Le ho fatto una domanda provocatoria, la cui risposta avevo la presunzione di conoscere in anticipo, per poterle poi porre un paio di quesiti di interesse generale, invece lei con la sua risposta mi ha tagliato tecnicamente fuori dal dialogo mentre cercavo inutilmente di reinserirmi. Non do lezioni a nessuno, ma mi è sembrato un cattivo esempio di democrazia partecipata. Ad ogni modo ho fiducia che lei voglia porre attenzione a questa mia senza l’urgenza del limitato tempo del programma. Riascoltandola attentamente in podcast mi rammarico ancora una volta del fatto che professionisti dell’informazione come lei abbiano delle opacità pregiudiziali in alcuni ambiti, enunciando certezze indubitabili su temi, sicuramente a lei lontani per formazione culturale, che non lasciano spazio ad una curiosità critica: in altri termini, se un prof. Garattini (unico farmacologo clinico mai specializzatosi in un Ateneo italiano), un ministro della Salute e tanti colleghi giornalisti propugnano un pensiero unico, perché dubitarne? Ebbene, se ha la bontà di seguirmi in queste righe forse possiamo porci insieme qualche dubbio. Sono un informatore scientifico del farmaco per una primaria multinazionale americana; il decreto Balduzzi di ferragosto, con insignificanti modifiche recenti, incentiva fortemente l’uso dei farmaci generici obbligando la prescrizione del principio attivo e non del brand. Orbene, è in atto una colpevole e scientifica disinformazione in merito i cui effetti occupazionali sono già – e lo saranno a breve sempre di più – devastanti. Il ministro Balduzzi, amplificato da tanti media e da giornalisti/divulgatori "scientifici", e spesso anche "dall’unico farmacologo clinico presente in Italia da decenni", ovvero il Prof. Garattini, sta diffondendo nella popolazione un falso ideologico clamoroso (http://www.informatori.it/informatori/falide.htm), continuando a ripetere che i farmaci generici costano allo Stato il 20% in meno e a volte anche molto di meno rispetto ai rispettivi farmaci "di marca" (correttamente "originatori"): TUTTO CIO’ E’ FALSO! ASSOLUTAMENTE FALSO! Mi scusi per le ! maiuscole, ma non si può più tollerare

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