L’11 aprile Valvasone ha illuminato la facciata del Castello per celebrare la giornata nazionale della donazione istituita dal Ministero della salute. Un’iniziativa voluta dalla sezione Fvg dell’Aido (Associazione italiana per la
Giorgio Brumat nasce il 28 maggio 1929 proprio a Valvasone (PN). Dopo il Liceo Scientifico, nel 1953 è cofondatore, assieme a Roberto Joos e Francesco Macedonio del Piccolo Teatro. Un anno dopo il regista Ugo Amodeo lo assume nella sua compagnia teatrale Radio Trieste. Nel 1955 si sposa con Nora Joos
Nel 1960 trova lavoro a Brescia presso un’importante industria farmaceutica dove lavorerà nei seguenti 13 anni come scientific informant. Nel 1968 si trasferisce con la famiglia a Bergamo. Qui nel suo tempo libero organizza gruppi di giovani sbandati che riunisce nella parrocchia del rione Monterosso. Le sue molteplici attività di volontariato gli valgono il rispetto e la fiducia della popolazione. Questo gli permette al principio del 1971 di gettare le basi per una associazione di volontari sensibili ai problemi delle donazioni di organi. Alla fine dello stesso anno si costituirà l’Associazione Donatori Organi Bergamaschi (DOB): la prima realtà associativa per la donazione in Italia. Solo due anni dopo, il 26 febbraio 1973, costituirà l’Associazione Italiana Donatori Organi (AIDO). Alla fine dello stesso anno gli iscritti saranno già 9024, venti anni dopo saranno quasi un milione, oggi sono un milione e mezzo.
Nel corso del suo lungo e infaticabile impegno nell’associazione da lui creata, ha partecipato a più di 3000 conferenze in università, scuole di ogni ordine e grado e club privati. Ha assistito a centinaia di trasmissioni televisive in RAI e Fininvest. Ha fondato personalmente grandi quantità di sedi e gruppi in tutta Italia.
Il 28 aprile 2012 il Comune di Bergamo, per il 40º anniversario della fondazione dell’AIDO, dedica a Giorgio Brumat il Parco Marzanica. Valvasone non ha dimenticato Brumat e gli ha dedicato una sala conferenze. Nel 2019, a 90 anni dalla nascita di Brumat, un gruppo di aderenti all’Aido aveva percorso a piedi i 350 km tra il borgo friulano e Bergamo, ove si spense 20 anni fa, nel 2001.