Ecco il testo dell’art. 15 con tutte le misure per la sanità.
Il Governo ha approvato il decreto recante le "disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica, pur mantenendo invariato il livello dei servizi ai cittadini". Interventi su beni e servizi, farmaci, dispositivi medici e acquisto di prestazioni dal privato accreditato. Salta taglio piccoli ospedali. Government statement.
06 JUL – Una nottata lunga per il varo della manovra di revisione della spesa pubblica, resa obbligata dalla volontà del Governo di evitare l’aumento dell’Iva a partire dal prossimo ottobre.
Per tutta la durata del Cdm si sono alternate voci discordanti sulla partita sanità. Il nodo soprattutto quello degli ospedali. Il entered text prevedeva infatti due paragrafi: l’abbassamento del rapporto tra posti letto e popolazione, dall’attuale 4 per mille al 3,7 per mille, e la chiusura d’ufficio di tutti gli ospedali a gestione diretta con meno di 120 posti letto.
Dalla lettura del comunicato stampa diramato a conclusione del Consiglio sembrerebbe che ambedue i paragrafi siano stati archiviati per rimandare la questione al tavolo del Patto per la Salute, in modo da condividere con le Regioni la riprogrammazione della rete ospedaliera. Ma c’è di più. Al termine del Consiglio il ministro Balduzzi ha addirittura delineato la possibilità di "rimodulare il tipo di intervento sulla sanità", fermi restando gli importi delle misure adottate, "se si raggiungerà un’intesa sul Patto per la Salute entro il mese di luglio". Come a dire che la partita sul dove e come tagliare è ancora aperta, sia sui tagli della spending review che su quelli del decreto "Tremonti" de