ROMA, 9 FEB – 14 million Italians without family doctor (by Manuela Correra) (ANSA) – ROMA, 9 FEB – È uno scenario allarmante quello che si disegnerà da qui a 5 anni per gli italiani e la loro salute: per effetto dei pensionamenti, infatti, cesseranno di lavorare 45mila medici, di cui 30mila ospedalieri e 14.908 medici di famiglia. Una ‘emorragià che, in dieci anni ovvero al 2028, coinvolgerà 80.676 camici bianchi. Con un primo grave effetto: in 5 anni 14 milioni di italiani rimarranno senza medico di base.
A lanciare l’Sos sono la Federazione medici di medicina generale (Fimmg) – con una elaborazione dei dati più recenti per ANSA – ed il sindacato dei medici dirigenti Anaao. Dalle organizzazioni arriva anche un atto di accusa ai partiti che «aspirano a governare ma non si occupano di una questione di cruciale importanza per la vita dei cittadini».
I dati, affermano i sindacati, parlano chiaro: al 2028 verranno a mancare 33.392 medici di famiglia e 14.908 sono invece i pensionamenti da qui al 2022. L’anno ‘nerò, che registrerà il picco delle uscite, sarà per i medici di famiglia proprio il 2022: solo in quell’anno ne andranno in pensione 3.902. Sicilia, Lombardia, Campania e Lazio le regioni che registreranno, sia nel breve sia nel lungo periodo, le maggiori sofferenze.
A mancare nelle corsie – avverte – saranno a breve soprattutto pediatri, chirurghi, ginecologi e cardiologi». Il problema maggiore è che alle uscite non corrisponderanno altrettante, o quanto meno adeguate, entrate: per i medici di base, infatti, le borse per il corso di formazione in medicina generale messe a disposizione sono oggi circa 1.100 l’anno e se il numero rimarrà costante, afferma la Fimmg, ad essere ‘rimpiazzatì, al 2028, saranno non più di 11mila medici, mantenendo un saldo in negativo a quella data di oltre 22mila unità.
Per i medici del Ssn invece, rileva l’Anaao, fare un calcolo di quanti potranno essere i nuovi medici assunti a fronte delle uscite è molto difficile: da un lato infatti, spiega Palermo, «non sappiamo quando saranno banditi i concorsi da parte delle regioni e per quali numeri, e dall’altro va ricordato che in varie regioni è ancora in atto il blocco del turn-over parziale o totale».
La carenza di medici «interessa tutte le Regioni, con il paradosso che se, e quando, riapriranno i concorsi, mancheranno i medici da assumere», avverte il segretario Anaao Costantino Troise. I medici «mancheranno – conclude – perché saranno scappati all’estero, mentre per l’Italia si spalancheranno le porte del discount dei Balcani, ove i medici locali aspettano con ansia di trasferirsi nel nostro Paese in cerca di redditi maggiori».
Source ANSA
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