SNAMI. Substitutability of medicines and the right to the best treatment

Fedaisf editorial staff

September 12, 2015

Sterve un’informazione più chiara e puntuale sui farmaci e sulla loro sostituibilità. Da qui l’idea del Sindacato Nazionale Autonomo Medici Italiani SNAMI di incontrare i cittadini, organizzando una serie di appuntamenti aperti alla popolazione fino a dicembre in varie città italiane. Dopo gli appuntamenti a Pisa e Bologna nello scorso mese di maggio e di Napoli a giugno, i prossimi incontri sono fissati per domani 12 settembre ad Avellino e il 19 settembre a Trieste. Ecco le info:

September 12th – Hotel de la Ville – via Palatucci 20 – Avellino

September 19th – NH Hotel Trieste – Corso Cavour, 7 – Trieste

“The percentages leave no room for any doubt – he says Angel Head, National President of Snami – we are dealing with a considerable portion of the population. One of the determining factors that has made a significant contribution to the worsening of the health conditions of all these subjects has been the promotion, not adequately regulated from a medical point of view, of the prescription and use of equivalent drugs that can be substituted for each other during therapy. There are two main reasons that, until now, have guided this line of conduct followed on a global scale by health professionals:

. The first is determined by the precise request of the Ministry of Health to implement a strong reduction in national health expenditure, which therefore 'de facto' stimulates the free prescription (when possible) of equivalent drugs, keeping bio-equivalence as the only evaluation parameter

. The second reason is given by the general acceptance of the concept that generic drugs are interchangeable with each other during the therapy phase since they are essentially identical in terms of effectiveness.

Sostituire il farmaco di partenza, che questo sia generico oppure brand, con un suo equivalente, durante la fase di cura, espone ad un rischio (non calcolabile), di complicare la gestione farmacologica della malattia e, in alcuni casi, può arrivare a rendere perfino inefficace la prescrizione medica stessa. L’obiettivo è far comprendere l’importanza di una terapia costante nel trattamento delle malattie, soprattutto di quelle croniche, tenendo sempre in giusta considerazione le possibili complicanze cliniche che potrebbero scaturire da un continuo (o anche singolo) cambio di medicinali equivalenti durante la terapia. Vi sono molte ragioni oggettive per le quali si può avere l’obbligo di dare un solo tipo di farmaco al paziente, queste motivazioni sono inoppugnabili ed è sulla base di queste che si apre la possibilità di riportare il controllo della terapia nelle mani del prescrittore e rispettare dunque il diritto del paziente ad essere curato nel migliore dei modi possibili”.

(LARA LUCIANO – 11 Settembre 2015 – Libero Quotidiano.it)