Silvestro Scotti is the new National Secretary General of FIMMG

The president of the Medical Association of Naples called to lead the union after the resignation of Giacomo Milillo. From the extraordinary congress celebrated yesterday in Rome also the new national executive. Best wishes from Racca (Federfarma) and Scaccabarozzi (Farmindustria)

Silvestro Scotti is the new national general secretary of the FIMMG (Italian Federation of General Practitioners). The team that will make up the next national executive of the union was also elected today: Pier Luigi Bartoletti (deputy deputy secretary), Giacomo Caudo (administrative secretary), Malek Mediati (organisational secretary) Filippo Rings, Vittorio Boscherini and Fiorenzo Corti deputy secretaries. Appointed Domenico Crisarà secretary of the secretary.

“Per la FIMMG si apre oggi una nuova fase – ha detto il neo segretario Silvestro Scotti – La ‘collegialità responsabile’ deve essere il punto di riferimento delle azioni del nostro Sindacato, recuperando il ruolo fondamentale che svolgono i territori nei rapporti istituzionali e politici”.

Scotti ha poi parlato delle priorità da affrontare nel suo mandato: “Il primo impegno resta la ripresa delle trattative per il nuovo ACN. Bisogna fare presto e fare bene perché non è più rimandabile la definizione di una Convenzione che ci permetta di curare i nostri pazienti al meglio. Il nostro modello è chiaro: è necessario potenziare, anche a livello contrattuale, l’autonomia organizzativa e la responsabilità professionale per garantire una presa in carico globale del paziente mantenendo fermo il valore fondante della Medicina Generale che è il rapporto di fiducia con i nostri pazienti. Dalla Legge di Bilancio di quest’anno, attraverso l’emendamento sostenuto dal Governo, ci aspettiamo le risorse minime per consentire di ripartire con il confronto in una maniera seria” ha aggiunto.

Ma il tema vero, per Scotti, “rimane il potenziamento della medicina generale con un forte sostegno al ricambio generazionale ormai alle porte”. “Secondo i nostri calcoli – ha sottolineato – per consentire continuità alla medicina di famiglia andrebbe raddoppiato il numero dei medici che accedono ai corsi di formazione specifica in medicina generale”.

Un’ultima riflessione sul dibattito aperto sulla possibile trasformazione del corso di formazione in medicina generale in specialità: “E’ un tema troppo rilevante per essere affrontato una legge di bilancio. Il problema c’è, ma va affrontato nelle sedi opportune e con i tempi necessari”.

Comunicato Stampa Fimmg – Publication date : 20/11/2016

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