Yes to the liberalization of medicines.

“Contrariamente a quanto qualcuno sostiene, i farmacisti non sono refrattari al dialogo”, scrive Siri nella lettera, spiegando che “al contrario, a differenza di tutte le altre categorie, fin dall’inizio i farmacisti hanno dichiarato di condividere gli obiettivi di fondo del provvedimento varato dal Governo e di voler aprire un confronto sulle misure concrete da attuare per raggiungere tali obiettivi”.
E se sulla revisione del meccanismo del commercio all’ingrosso dei medicinali Federfarma non ritiene di dover entrare, Siri dichiara che comunque anche il provvedimento sulla vendita dei medicinali di automedicazione in esercizi diversi dalle farmacie “è stato pienamente recepito dalla categoria, che non intende opporsi a questa possibilità”.
“Anzi – afferma Siri nella lettera – paradossalmente Federfarma ha avanzato una proposta che tende a rispondere alle esigenze dei cittadini in misura ancora più ampia di quanto non faccia il decreto-legge n. 223/2006” e cioè di vendere i medicinali di automedicazione in tutti gli esercizi commerciali “anche senza la presenza obbligatoria del farmacista, in linea con quanto chiedono sia la Commissione Europea che l’Antitrust (nella segnalazione al Governo e al Parlamento del settembre scorso) e in analogia con quanto avviene negli altri Paesi europei che hanno deciso di consentire la vendita di farmaci fuori farmacia”.
“L’unica possibile precauzione che Federfarma propone –precisa però il presidente della Federazione – è quella di affidare al ministero della salute, con il supporto tecnico dell’Agenzia del Farmaco, massima autorità tecnica in materia, una verifica preventiva dei medicinali da porre in libera vendita. Il ministero potrebbe, in alcuni casi, ad esempio, per evitare rischi di abuso e sprechi, prevedere confezioni ridotte, con un numero limitato di pasticche, come proposto più volte dallo stesso Antitrust”.
“Confido – conclude Siri – che su tale base sia possibile avviare un confronto immediato con Lei e con il ministro della salute e arrivare in tempi rapidissimi a una soluzione efficace e utile per i cittadini e pienamente soddisfacente per il Governo e le farmacie”.
Da “il Bisturi.it” 21 luglio 2006
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