22 Settembre 2012 – 17:57
(ASCA) – Roma, 22 set – E’ stato firmato a Roma da Federchimica, Farmindustria e rappresentanze sindacali di categoria l’accordo per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro chimico-farmaceutico. E’ previsto un aumento medio complessivo degli stipendi di 148 euro, che sara’ corrisposto in 4 tranche. Il contratto siglato oggi riguarda oltre 180.000 lavoratori e circa 3.000 imprese. L’accordo e’ stato raggiunto, si legge in una nota congiunta di Federchimica e Farmindustria, ”in tempi impensabili, ma con una preparazione avviata nel giugno 2011 con il Patto per la Competitivita’ e l’Occupazione”. ”I temi particolarmente rilevanti del nuovo contratto – spiega la nota – sono: esigibilita’, flessibilita’, occupabilita’ e produttivita’. L’esigibilita’, che crea condizioni di certezza delle regole e delle loro applicazioni e la coerenza di comportamenti che ne consegue, e’ stata considerata indispensabile in uno scenario generalmente instabile; in questo senso anche la tempestivita’ degli accordi raggiunti rappresenta un valore per imprese e lavoratori. La flessibilita’ e’ un aspetto trasversale importante, che parte dal riconoscimento della formazione come strumento essenziale per la qualita’ delle risorse umane: un alto livello di formazione puo’ garantire un aggiornamento costante e una maggiore preparazione, che rendono il lavoratore piu’ facilmente ricollocabile in differenti ambiti aziendali. Sul fronte dell’occupabilita’ prende vita il Progetto Ponte, che ha l’obiettivo di aumentare e favorire l’occupazione giovanile, creando un vero e proprio ”ponte’ generazionale: il lavoratore senior, che si avvia all’uscita dall’azienda, riducendo il proprio carico di lavoro, consente il subentro di una risorsa junior. In questo modo il lavoratore in uscita assume, per un tempo determinato e in part-time, il potenziale ruolo di tutor per la nuova risorsa, che ne risulta avvantaggiata. L’auspicio delle parti e’ che le istituzioni incentivino tale modalita’ con risorse adeguate. Per quanto riguarda la produttivita’ sara’ possibile, previo accordo delle parti in ambito aziendale, posticipare l’erogazione delle tranche di aumento dei minimi contrattuali prevista dal contratto collettivo nazionale fino a 6 mesi. Cio’ rappresenta una novita’ nel panorama delle Relazioni Industriali”. ”Inoltre – prosegue il comunicato- , sempre per stimolare la produttivita’ del lavoro, e’ consentito realizzare a livello aziendale, senza piu’ passare dal livello nazionale, com’era previsto dal contratto precedente, specifiche intese temporanee modificative delle regolamentazioni contenute nel CCNL. In questo ambito, e’ stata anche prevista la possibilita’ di agevolare l’ingresso dei giovani con normative, anche economiche, specifiche. ”In un momento in cui tanto si parla di produttivita’ e di occupazione, la Chimica ha dato un segnale forte e concreto, consegnando da subito gli strumenti che servono alle nostre imprese e ai nostri lavoratori” ha dichiarato Cesare Puccioni, presidente di Federchimica. ”E’ un segnale molto forte non solo per il nostro settore, ma anch