Healthcare, Balduzzi raises the alarm «A “bomb” without ticket reform»

ROMA – «Se non facciamo niente, dal 2014 ci arriva la "bomba"». Così il ministro della Salute, Renato Balduzzi, nel corso dell’audizione davanti alla commissione d’inchiesta sugli errori sanitari, a proposito dei ticket e dei due miliardi aggiuntivi previsti dall’ultima manovra estiva targata Tremonti «che qualcuno a suo tempo avrà pur votato». In generale, il ministro ha sottolineato che nella sanità non si tratta di «tagliare, ma di riorganizzare». Così sui posti letto «l’intervento è incentrato sulla riallocazione, perchè ad esempio, se ho 100 posti per acuti che non servono e che incentivano solo a ricoveri inappropriati, se li riduco posso usare meglio quelle risorse».

Le Regioni in rosso. In alcune situazioni più problematiche per i conti in rosso della sanità «forse la struttura commissariale non è sufficiente e bisognerebbe immaginare qualche strumento ulteriore, una "task force" per supportare maggiormente la meritoria attività dei sub-commissari», aggiunge Balduzzi. C’è già l’Agenas, spiega Balduzzi a margine dell’audizione, ma «si occupa di tutte le Regioni, penso invece a qualcosa di più forte, una struttura dedicata più corposa, anche numericamente. È qualcosa di cui intendo parlare coi presidenti delle Regioni» e «sarebbe un imput postivio che potrebbe venire anche dalla relazione finale del lavoro della commissione».

Il decreto con i criteri per individuare le Regioni di riferimento per i costi standard in sanità «sarà in Consiglio dei ministri la prossima settimana o comunque entro Natale», aggiunge Balduzzi. «Non essendoci stata intesa con le Regioni su quali scegliere come benchmark, il decreto sui costi standard andrà in Cdm» ha spiegato il ministro «per attivare immediatamente la procedura e consentire di avere un quadro certo per il riparto 2013» del Fondo sanitario.

Giovedì 06 Dicembre 2012 – Il Messaggero.it

 

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