C’è anche il consigliere regionale Crea
In manette Alessando e Giuseppe Marcianò, due imputati per l’omicidio di Francesco Fortugno
REGGIO CALABRIA – Diciotto persone, tra cui il consigliere regionale Domenico Crea, sono state arrestate su ordine della Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria nell’ambito di un’operazione denominata Onorata sanità. I provvedimenti sono stati eseguiti all’alba dai carabinieri del comando provinciale di Reggio Calabria. Le persone indagate complessivamente sono 44 e tra gli arrestati figurano elementi organici alla cosca del boss Giuseppe Tiradritto Morabito.
DELITTO FORTUGNO – Il provvedimento restrittivo ha colpito anche Alessando Marcianò e suo figlio Giuseppe, due degli imputati per il delitto del vice presidente del consiglio regionale Francesco Fortugno, avvenuto a Locri il 16 ottobre 2005. Secondo l’accusa i Marcianò (il figlio sarebbe tra i killer) avrebbero fatto uccidere Fortugno per favorire il rientro in consiglio regionale di Mimmo Crea, primo dei non eletti nella Margherita (ma non ha mai aderito al Partito democratico). Tra i colpiti dalle ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse dal gip di Reggio Calabria, figura anche Antonio Crea, 29 anni, figlio del consigliere regionale Domenico e direttore sanitario della clinica privata Ania di Melito Porto Salvo, che è stata posta sotto sequestro. Tutti gli indagati dovranno rispondere di associazione per delinquere di stampo mafioso operante nel settore della sanità pubblica. Da corriere.it