"Alzheimer, corsa contro il tempo. Aziende di tutto il mondo in pista"
(la Repubblica Affari & Finanza: pag. 14 – 24 settembre 2007)
Un’analisi della società Frost&Sullivan rivela che, globalmente, il mercato dei farmaci contro l’Alzheimer nel 2006 ha registrato un incasso pari a 2,41 mld di dollari e che nel 2013 dovrebbe superare i 4 mld di euro. Il potenziale di questo mercato ha attirato l’attenzione delle aziende farmaceutiche che, entro 2 anni, dovrebbero immettere sul mercato i primi farmaci in grado di alterare il decorso della patologia.
http://www.aboutpharma.it/notizia.asp?id=14347
EU: Approval for Novartis' Exelon Patch
(Les Echos online – 24 settembre 2007)
La Commissione Europea ha approvato il cerotto di Novartis Exelon Patch, utilizzato nel trattamento del morbo di Alzheimer. La società ha dichiarato che questa forma farmaceutica riduce gli effetti secondari e consente ai principi attivi di essere diffusi nel sangue, attraverso la pelle, a ritmo continuo durante le 24 ore.
http://www.aboutpharma.it/notizia.asp?id=14343
"Gli ospedali italiani ultimi in tecnologia"
(la Repubblica Affari & Finanza: pag. 15 – 24 settembre 2007)
Lo studio ‘L’eccellenza nella gestione delle attività ospedaliere’, condotto dalla società di consulenza Booz Allen Hamilton, ha analizzato strategie, acquisti di beni e servizi, qualità di prestazioni, information technology e sicurezza in 81 ospedali di 6 nazioni (Gran Bretagna, Francia, Italia, Svizzera, Germania, Austria). Pietro Candela, principal del team italiano di Booz Allen, dichiara che l’aumento dei costi ‘e la razionalizzazione degli stessi comporta uno sforzo di programmazione e una pianificazione a lungo termine delle risorse rendendo necessaria per gli ospedali l’adozione di strumenti di budgeting tipici di un’azienda’. Ma per fare ciò serve tempo e l’Italia, a differenza degli altri Paesi, è penalizzata dalla ciclicità della politica. Dallo studio emerge che il nostro Paese ha una spesa sanitaria totale tra le più basse d’Europa e di questa solo l’1% è coperta dalle assicurazioni private. L’indagine mostra inoltre che la soddisfazione dei pazienti continua ad essere scarsa e che solo l’11% delle strutture italiane offre un adeguato numero di servizi e comodità. Per quanto riguarda l’information technology, gli ospedali italiani sono informatizzati, ma le forme innovative, come la telemedicina, sono ancora poco usate.
http://www.aboutpharma.it/notizia.asp?id=14350
USA: consumption of generics is growing also thanks to large-scale distribution
(International Herald Tribune: pag. 19 – 22/23 settembre 2007)
Secondo i dati di IMS Health nel 2006 negli USA la spesa farmaceutica è cresciuta dell’8,3%. Il costo dei farmaci ha invece registrato il tasso di crescita annuo, +1% negli ultimi 12 mesi, più basso degli ultimi 30 anni. Questo fenomeno è dovuto sia all’entrata in commercio dei medicinali equivalenti, sia al cosiddetto ‘effetto Wall-Mart’, strategia di marketing che propone un pacchetto di farmaci generici al costo di 4 dollari al mese. Nel 2006 le prescrizioni di generici negli USA hanno registrato una crescita del 63% contro il 13% del 2005. I dati IMS Health rivelano inoltre che il maggiore fornitore di medicinali generici non è un’azienda con sede negli USA, ma l’israeliana Teva Pharmaceuticals.
http://www.aboutpharma.it/notizia.asp?id=14345