Farmaci a pagamento
No dei consumatori
"Fermate la protesta". Via all’assistenza indiretta, solo duemila acquisti. Di Iorio: "Dalla Regione solo silenzi". Oggi si decide se estendere l’agitazione
di LUIGI CARBONE
I farmacisti di Napoli scioperano compatti, l’adesione alla protesta è stata totale. Via all’assistenza indiretta: i clienti dovranno pagare fino al 10 ottobre i medicinali, anche quelli prescritti dai medici di base. Gli unici farmaci per cui verrà accettata la ricetta sono i salvavita, il cui elenco è consultabile sul sito internet di Federfarma. E con i primi disagi si alzano anche le voci di protesta delle associazioni dei consumatori che invitano a fermare subito l’iniziativa.
Le Asl Napoli 1,2 e 3 non rimborsano i crediti da oltre sette mesi, arretrati per quasi trecento milioni di euro. Va in scena allora l’annunciata agitazione dei farmacisti. I punti vendita sono quasi deserti: chi soffre di particolari patologie negli ultimi giorni ha fatto scorte di farmaci. Chi invece non è al corrente dello sciopero rinuncia all’acquisto. Sperando in una rapida revoca della protesta. I pochi che decidono di pagare le medicine prendono in farmacia il modulo per ottenere il rimborso dall’Asl. Alle tre del pomeriggio ne sono stati distribuiti quasi duemila, poco meno di tre a farmacia.
Le associazioni dei consumatori sono sul piede di guerra. "La sanità campana è in rosso e a farne le spese sono i cittadini", accusa Sergio D’Angelo, presidente della Onlus per il diritto alla salute dell’ammalato. "Assurdo – denuncia Rosario Stornaiuolo di Federconsumatori – pensare di risanare i conti della sanità in questo modo". Per la Cgil campana i cittadini napoletani sono "vittime incolpevoli". Emilio Lupo, di Psichiatria democratica, rivolge invece un appello alla Regione: "Convochi subito le parti sociali".
Il primo giorno di protesta è trascorso invano. "La Regione tace", il rammarico di Michele Di Iorio, presidente provinciale di Federfarma. Oggi tre gli incontri in programma. Alle 12 Di Iorio è stato convocato a Palazzo Santa Lucia. "Ma la chiamata è arrivata dall’ufficio legale – dice – si tratterà di problemi legati alle procedure, dubito che si affronterà la questione del saldo degli arretrati". Nella seconda riunione i farmacisti napoletani decideranno se inasprire la protesta. Il terzo incontro potrebbe portare a un’estensione dello sciopero anche alle altre città della regione: i farmacisti campani temono infatti che gli acquirenti di Napoli si riversino, ricette alla mano, nei loro negozi per non pagare i medicinali.
Lo sciopero è sostenuto da Federlab, il cui presidente regionale, il deputato Vincenzo D’Anna, invita tutti i parlamentari campani a sollecitare i ministri Tremonti e Fazio affinché "eroghino i due miliardi dovuti alla Regione per il risanamento".
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