Farmafraffa trial, prescription close
Il rischio, ora, diventa sempre più concreto. La prescrizione per quasi tutti i reati, contestati nell´inchiesta farmatruffa, è diventata una possibilità reale. Il processo di primo grado, cominciato nel novembre di un anno fa, quasi sicuramente ripartirà da zero per la rotazione di due giudici a latere. Un procedimento quello che vede sul banco degli imputati 101, tra informatori scientifici, medici e farmacisti (rinviati a giudizio dal gup Antonio Lovecchio), caratterizzato da un colpo di scena. Al termine della scorsa udienza un dottore, coinvolto nell´indagine, è stato arrestato, accusato di aver cercato di condizionare alcuni suoi pazienti, chiamati a testimoniare.
Michael Facililon
e, 55 anni, di Molfetta, è tra gli imputati del processo, istruito contro un´associazione che, è l´accusa del pubblico ministero Ciro Angelillis, avrebbe organizzato una colossale truffa al sistema sanitario nazionale. I medici, dietro l´insistenza degli informatori scientifici che ricambiavano con regali e somme di denaro, prescrivevano costosi medicinali. I farmacisti ritiravano le fustelle, chiedendo il risarcimento. Nel processo, con il rito ordinario, ora, è la volta di alcuni testimoni: sono i pazienti ai quali i dottori, coinvolti nello scandalo, a loro insaputa hanno intestato le ricette. Quattro quelli che erano in cura da Michele Facilone e che sono stati chiamati a deporre.
E se nel 2004 quando ad ascoltarli erano stati i carabinieri del Nas avevano dichiarato di non aver mai assunto alcuni dei farmaci prescritti dal medico, nell´aula di giustizia, hanno detto il contrario, «a volte – scrivono i giudici nell´ordinanza che ha portato ai domiciliari Michele Facilone – giustificando tale difformità sulla base della circostanza che all´epoca il teste ricordava peggio rispetto all´attualità». E quando il pm Angelillis, in udienza, ha chiesto loro se avessero incontrato «pochi giorni prima dell´udienza» il medico, hanno risposto di sì. Due pazienti hanno aggiunto anche che Facilone, parlando del processo, ha detto che « "non c´entrava nulla"». Secondo l´accusa, quindi, il dottore avrebbe cercato di condizionare i testimoni, quasi tutti «persone anziane e affette da patologie croniche, per le quali la figura del medico curante riveste una particolare importanza».
E´ stato il pm a chiedere alla corte e ad ottenere, sulla base di «un concreto pericolo di inquinamento probatorio» e «al fine di tutelare la genuinità della prova», l´arresto di Facilone che resterà ai domiciliari sino all´udienza del 12 ottobre. Un´udienza che sarà caratterizzata anche da una inaspettata novità. I due giudici a latere, in servizio nella stessa sezione da dieci anni, così come prevede la riforma dell´ordinamento giudiziario, dovranno ruotare, essere trasferiti, cioè, in un´altra sezione. E questo, con ogni probabilità, avrà una conseguenza: l´azzeramento del proc